Assassinato dai "killer" (riconobbe un rapinatore)

Assassinato dai "killer" (riconobbe un rapinatore) Feroce delitto alla periferia di Palermo Assassinato dai "killer" (riconobbe un rapinatore) E' un autista dell'Azienda trasporti, aveva 40 anni Prima è ferito in auto, poi finito con altre rivoltellate (Dal nostro corrispondente) Palermo, 2 ottobre. Una decina e anche più sono stati i colpi di rivoltella e pistola con cui stamane, poco dopo le 7, è stato eliminato alla periferia di Palermo un dipendente dell'azienda municipalizzata trasporti, Filippo Caviglia, di 40 anni. Il delitto è avvenuto nella borgata Pallavicino, dove da qualche anno la vendita di vaste aree fabbricabili nell'ex feudo Castelforte ha scatenato insanabili contrasti fra almeno tre gruppi della vecchia e della nuova mafia. L'anno scorso uno zio del Caviglia (fratello di sua madre), Giuseppe Messina, venne crivellato da una fucilata a lupara, Dopo essere rimasto tra la vita e la morte per molti giorni, il Messina, che a Pallavicino è guardato con «rispetto» dalla gente, interrogato dal giudice si chiuse in un ostinato silenzio. E' in quest'ambiente che Filippo Caviglia è nato e cresciuto. Autista dell'Azienda trasporti, aveva ottenuto di lavorare nel parco macchine, nella stessa borgata, poco distante da casa sua. E' qui che in giugno quattro rapinatori armati e mascherati una mattina fecero irruzione, immobilizzando gli impiegati che stavano pagando gli stipendi. I banditi fuggirono di lì a poco con quasi 50 milioni in contanti e Filippo Caviglia, che seduto su un muretto stava mangiando un panino, vide in faccia uno che non era mascherato, la squadra mobile non esclude perciò che il Caviglia, che nei prossimi giorni avrebbe dovuto essere interrogato dal giudice sulla rapina, possa essere stato ucciso per paura che rivelasse l'identità del rapinatore e forse dei suoi complici. Malgrado le molte testimonianze, polizia e carabinieri non dispongono ancora di una ricostruzione valida del delitto. I killers hanno sparato da due auto o da una soltanto? Filippo Caviglia è sta-, to fatto segno ai primi colpi | di arma da fuoco mentre sulla sua «1100» era diretto al deposito dell'Amat. Ferito gravemente, è riuscito lo stesso ad accelerare e ha imboccato una stradina che porta in un piazzale non asfaltato. Ma il tragitto è stato breve: perdute le forze, l'uomo è crollato sul volante, mentre l'auto s'arrestava contro un terrapieno. I killers, che avevano seguito il ferito, l'hanno finito con altri colpi di revolver e pistole alla schiena e al torace. Quindi sono fuggiti, mentre qualcuno avvertiva il « 113 ». a. r.

Persone citate: Amat, Filippo Caviglia, Giuseppe Messina, Pallavicino

Luoghi citati: Castelforte, Palermo