Prima José, poi Bettega di Bruno Bernardi

Prima José, poi Bettega Fra i bianconeri la staffetta è sicura Prima José, poi Bettega Altafini sarà il secondo "frazionista" soltanto se il terreno sarà particolarmente pesante - Vycpalek: "Il brasiliano è in grado di inventare un gol in qualsiasi momento" - Anastasi: "Il pubblico dovrà aiutarci" (Dal nostro inviato speciale) Villar Perosa, 2 ottobre. Per il secondo » round di fuoco » tra Juventus e Dynamo, sarà Altafini il primo frazionista della « staffetta del gol ». Poi toccherà a Bettega. Quando, non è stabilito. Così ha deciso Vycpalek al termine dell'ultimo allenamento svolto dal bianconeri a Villar Perosa. Soltanto se il terreno sarà particolarmente allentato, ci potrà essere un mutamento di programma: prima Bettega, poi Altafini. I due attaccanti seguono con una certa apprensione I mutamenti del clima: stamane pioveva, nel pomeriggio II sole ha fatto capolino tra le nubi, poi ha ripreso a piovere. Altafini ammette che sul terreno pesante fatica maggiormente e aggiunge di essere più adatto per il contropiede: « Quando si attacca in massa mi trovo a disagio, la confusione non mi si addice, tuttavia non è detto che domani sera non si riesca a giocare con ordine. Siamo in due a pregare: io perché smetta di piovere. Bettega perché il tempo non cambi. Speriamo che la fortuna dia una mano a Vycpalek nella scelta dell'uomo giusto. E' chiaro che io tengo a giocare perché sono in forma, come lo è pure Bettega ». — Come vedrebbe una Juventus a tre punte? « Non sarebbe una buona soluzione — risponde José —. Se la Dynamo segna un gol, è finita. Rimontare le due reti subite a Dresda sarò già un'impresa durissima. C'è il pericolo che, non riuscendo a sfondare, si giochi con affanno. La difesa tedesca, però, è vulnerabile. A Dresda abbiamo commesso l'errore di seguire i nostri avversari, anziché marcarli a zona, e questo spiega la sconfitta, lo stavo bene e avrei potuto scendere In campo. Tuttavia, devo dare ragione a Bettega quando dice che non si gioca tranquilli se si sa di essere sostituiti ». Anche Bettega vorrebbe giocare, ma si attiene disciplinatamente alle decisioni dell'allenatore. Dice: « Sono un professionista e quindi preparato a rispettare le consegne. In un certo senso, è meglio entrare nel secondo tempo. Sapere di uscire al quarantacinquesimo minuto è terribile. Chi gioca nella prima frazione è portato a strafare e rischia di sbagliare. Indubbiamente, io sul terreno pesante non ho problemi, anche se mi sta bene ugualmente il campo asciutto. Una cosa è certa: domani sera sarà difficile segnare un gol di testa, ì tedeschi sono tutti alti. Noi siamo decisi a tutto, ma loro non sono venuti qui per recitare la parte delle vittime, la posta in palio è troppo importante ». A prescindere dalla «staffetta», l'ambiente è caricatissimo. Stamane Vycpalek ha dovuto sospendere la partitella di allenamento per l'agonismo con cui giocavano i bianconeri. » Dare tutto quello che si può »: questo è lo slogan di Vycpalek per la partita decisiva con i campioni della Germania Est. Qualcuno fa notare al tecnico che Altafini sarebbe stato forse più utile a Dresda, mentre non è adatto per una gara d'assalto. Replica Vycpalek: « Può darsi. Manca la controprova. A Dresda, con Altafini potevamo magari prendere cinque gol. Chi lo può dire? Comunque, José è un giocatore in grado di inventare un gol in qualsiasi momento. Non giocheremo a tre punte perché sarebbe assurdo togliere Cuccureddu o Causio. Cuccureddu è dotato di un buon tiro anche da venticinque metri, ha ritmo ed è preparatissimo. Dovrà alternarsi con Causio negli inserimenti sulla lascia destra e nei recuperi. Se Causio sarà all'altezza dei suol mezzi, ne beneficerà tutta la squadra. Il terreno fangoso potrebbe complicare le cose e favorire la squadra che si difende. Non credo che la Dynamo giochi con tre punte, sono convinto che Rau finirà per scendere in campo. Anzi, spero che Ganzerà faccia davvero il libero davanti alla dilesa, per consentire a Capello di agire più avanzato. Con Furino, il nostro centrocampo ritrova la pedina base. A Dresda avevamo avvertito la sua assenza ed era anche mancata la compattezza in difesa ». Vycpalek non ha ancora annunciato le marcature. Attende di conoscere la formazione giallonero, ma in linea di massima gli accoppiamenti dovrebbero essere i seguenti: Morini-Rau (o Muller), Spinosi-Sachse, Marchetti-Heidler; a centrocampo, Furino-Schade, Cuccureddu-Hàfner e CapelloGanzera. » Dobbiamo aggredirli — ripete Vycpalek —. Male che vada, ci giocheremo la qualificazione nei tempi supplementari. Ed è proprio in quell'ultima mezz'ora che sarà importante avere un elemento tresco da Immettere in campo ». Mentre si discute sulla validità delle scelte tecniche di Vycpalek, si tiene in considerazione che un Anastasi in forma come a San Si- ro, contro la Svezia, potrebbe ga- rantire alla Juventus grosse prò-babilità di passare il turno. Ana- stasi si preoccupa del terreno: » Se sarà fangoso, favorirà i tedeschi, che atleticamente sono più forti di noi. Il rientro di un maratoneta come Furino è importante e la sua assenza è stata determinante a Dresda. Il pubblico dovrà aiutarci, domani sera, specie nei momenti difficili ». Capello sostiene che la condizione atletica della Juventus è quasi sullo stesso livello della Dynamo e spiega: « Dopo avere scontato a Dresda la differenza di preparazione, abbiamo lavorato intensamente e ci siamo messi al loro livello. Naturalmente, l'ideale sarebbe di evitare i tempi supplementari. Dovremmo aggirarli, non lasciarli respirare. Se ci sarà il campo allentato, sarebbe un errore cercare di far prevalere il nostro gioco e la nostra tecnica: dovremmo, invece, portarli all'errore ». In serata è giunto a Villar Perosa il presidente Boniperti. Ha parlato con i giocatori, li ha messi di fronte alla loro responsabilità e si è detto sicuro che domani sera sfodereranno una prestazione magistrale, aiutati in questo dal calore del pubblico. Bruno Bernardi