Difficoltà in Inghilterra nella lotta all' inflazione
Difficoltà in Inghilterra nella lotta all' inflazione L'avvio della "terza fase,, di Heath Difficoltà in Inghilterra nella lotta all' inflazione Serie d'incontri tra il governo ed i "partners" economici • Ieri nei colloqui con gl'industriali, sono emerse ;rie divergenze - Notevole aumento dei profitti delle società britanniche, secondo gli ultimi dati (Nostro servizio particolare) Londra, 1 ottobre. La « seconda fase » della strategia contro l'inflazione galoppante, messa in atto dal governo Heath, si avvia ormai a lasciare il posto alla terza e in questa prospettiva aumenta il ritmo degli incontri tra i principali protagonisti (governo, industria, sindacati) per raggiungere, quanto meno, un'intesa di massima sulle tattiche e sui metodi di una politica economica che tende a far dipendere la concessione di nuovi aumenti nelle retribuzioni e nei prezzi ad incre- menti proporzionali nella pro duttività. jveZ pomeriggio di oggi la delegazione, comprendente i 'incontrato quella degli espo ministri più direttamente interessati allo sviluppo economico e guidata dallo stesso premier Edward Heath, hanenti della Confindustria britannica. La riunione, iniziata alle 16,30, è andata avanti fino ad oltre le 18. Certe indicazioni sull'esito del colloquio sono venute dalla conferenza-stampa tenuta questa sera nei locali del Treasury, dove hanno preso la parola per il governo, Sir Geoffrey Howe, ministro del Commercio, ed il direttore generale della Confederation of British Industry, Campbell Adamson. 1 due sono stati molto elusivi sulle persistenti divergenze tra le parti in causa, mentre hanno in tutti i modi cercato di porre in evidenza l'utilità delle consultazioni. Ma che si sia ancora lontani da una perfetta identità di propositi lo provano molte indicazioni: ancora stamane Adamson ha enfaticamente riaffermato i punti di vista degli industriali di battersi al limite delle loro forze perché i ventilati propositi delle autorità di continuare ad esercitare un severo controllo sui profitti societari, anche durante la « fase tre », non abbiano a prevalere. Per il direttore generale della « Cbi » non sono gli utili di gestione ad alimentare l'inflazione galoppante: il loro conseguimento deve essere invece riguardato come un indice eloquente di abilità e di impegno imprenditoriale « Sta accadendo un fatto strano: mentre l'efficienza rischia di essere penalizzata, l'inefficienza può farla franca ». L'allusione al comportamento di alcuni sindacati è apparsa evidente, anche perché Adamson — che rispondeva alle domande di un intervistatore dei servizi radiofonici della Bbc — ha aggiunto: «Qualcuno afferma, dando prova di estrema superficialità, che sono i sindacati a sopportare il costo dei miglioramenti ricevuti dai lavoratori; siamo invece noi a dover far fronte agli aumenti, e questo spiega le nostre legittime preoccupazioni ». Le difficoltà del governo stanno proprio nel riuscire a conciliare le varie richieste delle parti sociali e soprattutto di quelle dei gruppi organizzati. Non può darla del tutto vinta agli operatori economici, come non può soddisfare appieno le richieste dei lavoratori. Il compito di Heath di venire incontro ai desideri dei capi di azienda sui profitti cozza poi con dati di fatto. Ieri sera si è saputo che le società britanniche, che hanno chiuso l'esercizio sociale nei primi nove mesi di quest'anno, hanno conseguito risultati di gestione oltremodo positivi. Nella media l'incremento dei profitti è stato dell'ordine del 24,3"'u (contro il 20,3°„ di aumento nel 1972). La ripresa appare ancora più marcata se, invece di considerare l'intero periodo gennaio-settembre 1973, si guar¬ da ai risultati dei tre singoli trimestri. Infatti, da un aumento medio del 16,3°''a nel primo, e del 21,3°o nel secondo, si sale al 37,8"», durante luglio e alla fine del mese scorso. Giuseppe Scimone
Persone citate: Adamson, Campbell Adamson, Edward Heath, Geoffrey Howe, Giuseppe Scimone, Heath Difficoltà
Luoghi citati: Inghilterra, Londra
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