Bracconiere disarmato ucciso da un carabiniere con il mitra

Bracconiere disarmato ucciso da un carabiniere con il mitra A Palermo, aperta un'inchiesta sul tragico episodio Bracconiere disarmato ucciso da un carabiniere con il mitra Abbagliava i conigli con una torcia - Il colpo di mitra sarebbe partito per errore (Dal nostro corrispondente) Palermo, 1 ottobre. (r.o.) Un bracconiere di 41 anni, Cataldo Scavuzzo, sposato e padre di tre figli, che faceva l'elettricista, è stato ucciso ieri notte da un carabiniere, Paolo Trapani, di 30 anni, con un colpo che sarebbe partito accidentalmente dal mitra del militare. La procura della Repubblica ha iniziato oggi le indagini sull'episodio, accaduto in una riserva di caccia sui monti delle Madonie, nei pressi di Geraci Siculo, in provincia di Palermo. Lo Scavuzzo era disarmato: suo compito, durante l'irregolare battuta di caccia notturna, era di agitare un faro elettrico per abbagliare i conigli ai quali avrebbe poi sparato un amico, Nicola Juppa, fuggito alla vista dei carabinieri che avevano sparato in aria per intimidazione. Lo Scavuzzo, invece, si era fermato e aveva appena 1 e o i e cominciato a parlare con i militari, quando, all'improvviso, mentre il carabiniere Trapani stava per ricaricare il suo «mab», è partito l'ultimo colpo che era in canna. Il proiettile ha raggiunto al collo lo Scavuzzo, che è morto all'istante.

Persone citate: Cataldo Scavuzzo, Nicola Juppa, Paolo Trapani

Luoghi citati: Geraci Siculo, Palermo