Rapirono Tony Carello "per lare la rivoluzione"

Rapirono Tony Carello "per lare la rivoluzione" Oggi in Assise il processo per il sequestro Rapirono Tony Carello "per lare la rivoluzione" Secondo i due imputati, Dorigo e Piantamore, i 100 milioni del riscatto dovevano servire per "finanziare gruppi di guerriglieri" - Altro fatto: assolto dall'accusa di minaccia ad una guardia carceraria A nove mesi esatti dal giorno del sequestro di Tony Carello (avvenuto il 3 gennaio) la corte di Assise si prepara questa mattina a giudicare i responsabili. Due — Luciano Dorigo e Giorgio Piantamore — sono confessi; la terza imputata, Giuliana Zuccaro, nega di aver telefonato al giovane Carello per tendergli la trappola del rapimento. Il processo non dovrebbe subire rinvìi: pare che i difensori della ragazza, avv. Accatlno e Badellino, abbiano deciso di rinunciare a chiedere la perizia psichiatrica per la loro assistita (visitata in carcere dal prof. Fornari che l'ha trovata in condizioni mentali non soddisfacenti). Anche 1 patroni di Dorigo e Piantamore, gli avv. Gui detti Serra, Forchino e Volante, non dovrebbero sollevare eccezioni procedurali. Nel capo di imputazione, formulato dal pubblico ministero Zagrebelsky, sono specificati i «ruoli» dei due ragazzi: Dorigo, 22 anni, imbianchino, e Piantatore, 21 anni, universitario, hanno sequestrato Tony in auto, poi Dorigo l'ha trattenuto sul furgone tutto il giorno, mentre il complice conduceva le trattative per telefono con la famiglia Carello. Oltre all'accusa principale, devono rispondere di minaccia grave (puntarono coltello e mitra alla loro vittima), di detenzione e porto di armi, furto e sostituzione di persona. Dorigo è imputato anche di rapina, perché, dopo il sequestro di Tony, gli sfilò il portafogli con 90 mila lire. Del 100 milioni pagati per il riscatto, la polizia ne recuperò 99. Secondo gli imputati, il rapi mento fu un'azione di guerriglia. «Avevamo bisogno di soldi — sostengono — perché dovevamo comperare armi e munizioni per la rivoluzione ormai imminente». In realtà Dorigo e Piantamore si preoccuparono di acquistare subito una motocicletta e due «fuoristrada». «Eravamo stanchi, "stressati" dalle vicende del rapimento» si giustificano «sentiuamo la necessità di riposare». Secondo il pubblico ministero si tratta invece di un reato comune, senza alcuna implicazione politica. Pare che la famiglia di Tony Carello non abbia intenzione di costituirsi parte civile contro i tre imputati. + La prima sezione dei tribunale (pres. Venditti, p.m. Tribi- sonna, cane. Cutaia) ha assolto con formula dubitativa Marco Padalino, 26 anni, corso Maroncelli 9, imputato di minaccia ed oltraggio alla guardia carceraria Agostino Altieri, di 26 anni. L'agente si ureqmtrova in carcere dall'8 settembre | tSSJ^"!EJ£5r^.£J£ 1ghetto a due detenuti che avevano i Mdeciso di evadere. j "Anche il Padalino non è nuovo alla cronaca: nel dicembre '71 fu I ™catturato dalla polizia al termine di un drammatico inseguimento.Una guardia sparò alcuni colpi di i pistola che ferirono un giovane I zche era con lui, Marcello Sturaro. i vOggi lo Sturaro è paralizzato, ! dmentre il Padalino, su cui pesa i G un'accusa di tentato omicidio più rimo, è in libertà provvisoria. Il processo di ieri riguardava un episodio avvenuto 11 4 febbraio di quest'anno. Il Padalino avrebbe minacciato l'agente Altieri di but- t , ,a d una flnestra. Ma su 1"estaCircostanza i testimoni so M . ., * ,, , .__ "°„stati molto vaghi e il tribuna- °l° «il™ ™enz* dl. prove' Alla difesa' 1 avv- MaSe'- Istituto Italo Africano. Le le zionl di lingue araba e swahili a vranno inizio nella seconda metà di ottobre nella sede di piazza San Giovanni 2. Tony Carello con la sorella subito dopo la sua liberazione