Morto a Vienna Wystan Hugh Auden uno dol maggiori poeti anglosassoni
Morto a Vienna Wystan Hugh Auden uno dol maggiori poeti anglosassoni Un grave lutto per la letteratura contemporanea Morto a Vienna Wystan Hugh Auden uno dol maggiori poeti anglosassoni Aveva 66 anni - Sembra che il decesso sia avvenuto per infarto: è stato trovato cadavere da un amico che alloggiava nello stesso albergo (Nostro servizio particolare) Londra, 29 settembre. Wystan Hugh Auden è morto in un albergo di Vienna venerdì notte in seguito a un improvviso malore. La notizia è stata confermata questo pomeriggio dal fratello, il medico J.B. Auden, che abita nella capitale britannica. Il grande poeta inglese è stato trovato morto nel suo letto. Un suo amico americano, Chester Kallman il quale alloggiava nello stesso albergo, lo «Alterburgerhof», situato nel centro della capitale, ha dichiarato ai giornalisti che il poeta appariva stanco ed indisposto quando ieri pomeriggio uscì dall'albergo per recarsi a leggere alcune sue composizioni poetiche durante una cerimonia organizzata dalla società austriaca di letteratura. Kallman è andato stamane a svegliarlo bussando alla porta della camera ma non ha ottenuto risposta; è stato cosi necessario abbattere la porta per entrare. Il poeta Auden era una figura di primo piano nella letteratura contemporanea. Molti critici lo hanno definito un caposcuola. Altri lo ritenevano il più grande poeta vivente di lingua inglese. La sua opera poetica rappresenta senza dubbio uno dei momenti più significativi della poesia anglosassone contemporanea. Non poteva dirsi vecchio (era nato a York in Inghilterra il 21 febbraio del 1907), anche se il suo viso, profondamente segnato dalle rughe, inducesse ad attribuirgli più dei suoi sessantasei anni. Dopo aver rinunciato alla nazionalità britannica per quella statunitense, nel 1939, qualche mese prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, di recente Auden era tornato a stabilirsi definitivamente in Inghilterra. L'ottobre scorso aveva accettato la nomina di membro onorario del collegio di Oxford, il Christ Church, dove egli aveva compiuto gli studi universitari e diretto (con Cecil Day Lewis) la rivista specialistica Oxford poetry. La sua prima raccolta di versi si impose all'attenzione del grande pubblico nel 1930. Aveva però cominciato a scrivere sin dall'età di vent'anni. In realtà la sua attività di scrittore si è estesa ad altri generi. Molto rinomate le sue opere di saggistica (specie le Lettere dall'Islanda, scritte in collaborazione con Louis MacNeice, e apparse nel 1937, epistole in versi a un amico; i suoi contributi operistici (con Chester Kallman curò, nel 1951, la stesura del libretto dell'opera di Stravinsky, La carriera del libertino, ed, in epoca più recente, quella dell'opera Love's Labours's Lost, il componimento musicale di Nicolas Nabokov) e le traduzioni da) tedesco, una lingua che egli conosceva perfettamente. Tra queste ultime meritano di essere menzionate il Viaggio in Italia di Goethe, pubblicato dall'editore londinese Collins nel 1962 e quella del volume Markings, l'opera a sfondo autobiografico di Dag Hammarskjoeld, l'ex segretario generale déll'Onu, amico personale di Auden da lunga data. Auden era fondamentalmente un irrequieto. Per molti anni le sue simpatie erano andate al partito comunista. Scoppiata la guerra civile spagnola, vi partecipò, in qualità di barelliere nella brigata internazionale, a fianco dei repubblicani. Prese anche parte ai moti socialisti nella Germania pre-nazista. Non aveva nemmeno fatto mancare la sua solidarietà attiva (aveva fatto il guidatore di autobus) alle organizzazioni sindacali britanniche specie all'epoca dello sciopero generale proclamato nel 1926. Per anni Auden aveva accarezzato l'idea di diventare uno «scrittore socialista», ma l'abbandonò quando si convinse, come egli stesso andava ripetendo agli amici, che «l'arte non può avere nessuna influenza in politica ». Auden non amava parlare della sua vita privata. Una certa influenza ebbe probabilmente sul suo lavoro il matrimonio con Erika Mann, figlia maggiore del noto scrittore tedesco Thomas Mann, ma l'unione non durò a lungo.
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