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La marcia di Besançon La marcia di Besançon Centomila persone in corteo per la fabbrica Lip (Dal nostro corrispondente) Parigi, 29 settembre. Una manifestazione nazionale di massa senza precedenti si è svolta oggi a Besancon, in segno di solidarietà con 1300 lavoratori delle orologerie Lip, che da cinque mesi e mezzo producono clandestinamente, poiché la fabbrica è sotto il controllo della polizia, e vendono gli orologi direttamente 0 per tramite delle organizzazioni sindacali ed operaie. Il conflitto iniziò a metà di aprile, e difficili trattative sono in corso fra i sindacati ed un «mediatore» nominato dal governo. Costui sostiene che l'azienda non potrà avere un'attività redditizia, se non verrà licenziata una parte delle maestranze. 1 sindacati esigono che tutto il personale, tranne coloro che accettano di andare in pensione in anticipo, venga assunto di nuovo. Per sostenere i lavoratori in lotta, i sindacati e le orga¬ nizzazioni di sinistra indissero alcune settimane fa una «marcia su Besancon » la cui data venne fissata al sabato 29 settembre. E da tutte le parti di Francia le adesioni arrivarono rapidamente. Oggi al freddo si è aggiunta la pioggia fitta, ma neanche essa ha impedito il successo della «Marcia su Besancon», che è stata tuttavia preceduta da un incidente fra sindacalisti comunisti e gruppuscoli di sinistra, che, dopo la fine della festa notturna, avevano eretto alcune baracche senza avere ottenuto l'autorizzazione. Esse sono state utili, come le altre, per riparare dalla pioggia coloro che, fin dalle prime ore della mattinata, affollavano di nuovo il terreno di «Chateaufarine» dal quale il corteo si è mosso soltanto alle 14 del pomeriggio. La gente aspettava il corteo lungo il tragitto, e vi si univa. Quando la testa è arrivata nel centro di Besancon, la coda era appena partita dal terreno di «Chateaufarine». Quanti erano alle 16, al momento in cui i primi sono giunti sul piazzale dov'era previsto il comizio, al quale hanno preso la parola parecchi oratori? Le autorità dicono 25 mila, ma gli organizzatori sostengono che erano almeno 100 mila. E' certo che il corteo era lungo più di sei chilometri. Gli elicotteri della polizia lo sorvegliavano dal cielo, e le forze dette «dell'ordine», che un mese fa si dimostrarono di incredibile violenza contro i dimostranti ed anche contro i giornalisti, hanno evitato di mostrarsi, benché non fossero lontane. E tutto si è svolto con disciplina. Loris Mannucci