Irrompe per rapire l'amata, ma il marito lo pesta a sangue col manico della scopa

Irrompe per rapire l'amata, ma il marito lo pesta a sangue col manico della scopa Venti giorni fa aveva già sequestrato la donna per quarantott'ore Irrompe per rapire l'amata, ma il marito lo pesta a sangue col manico della scopa La vittima è un compaesano della donna - L'altra sera è entrato in casa ed ha cercato di portarsela via - Il marito, fuori di sé, l'ha bastonato - Ora è in ospedale - Altro fatto: automobilista aggredito e rapinato nella notte da sei travestiti Esasperato dall'invadenza e dall'audacia dello spasimante della moglie, un operaio l'ha picchiato selvaggiamente con il manico del- a o -1 in via Alba 14 di Frazione Tetti | la scopa, mandandolo all'ospeda-, le. Il protagonista dell'episodio, Giuseppe Passanite, 26 anni, abita | Elena, di 4. Lo spasimante-vittima Francesi di Rivalta con la moglie, Anna, 21 anni, originaria di Gela, ed i figli, Giorgio, di 18 mesi, ed è un compaesano della donna, An tonto Di Bartolo, 32 anni, via Basse 18 a Gela. La reazione dell'operaio non è che l'epilogo di una vera e propria persecuzione verso la moglie, che durava ormai da 20 giorni, da parte del DI Bartolo. Il 7 settembre Giuseppe Passanite è andato dal carabinieri di Orbassano: «Sono tornato dal lavoro ha dichiarato — ho trovato la casa in disordine, i bambini che piangevano. Di Anna, nessuna traccia. L'ho cercata dappartutto, ma Inutilmente. So che un suo compaesano in questi giorni è in albergo ad Orbassano: la segue, le manda cartoline. Temo che l'abbia rapita». Due giorni dopo, la donna è tornata. «Alle 11,30 del 6 settembre — ha detto ai carabinieri — sono uscita per fare la spesa. Una 127 gialla targata Roma, guidata da Di Bartolo, mi si è avvicinata, quello mi ha chiesto di salire. Ha insistito tanto che per liberarmene mi sono dovuta rifugiare in un bar». Anna Passanite ha raccontato che, una volta fatte le compere, è tornata verso casa: «Di Bartolo mi ha affrontata con una rivoltella: "O sali in macchina o sparo". Ho tentato di resistere, ma quello mi ha preso a schiaffi. Siamo rimasti due giorni in auto, in un prato della periferia, poiché non avevo documenti e non potevo andare In albergo». Da allora non si è saputo più nulla di Antonio Di Bartolo. L'altra sera, alle 20,30, 1 Passanite erano a cena nel loro alloggio al piano terreno. Hanno sentito aprire il portone, la donna ha fatto per uscire per vedere chi fosse. In quel momento la porta dell'appartamento, che si apre anche dall'esterno, si è spalancata. Lo spasimante è entrato, ha cercato di prendere Anna Passanite e trascinarla fuori. Il marito si è alzato da tavola, ha afferrato una scopa ed ha incominciato a colpire il Di Bartolo, Anche l'altro non si è accasciato. ★ Assalto di travestiti ed un automobilista in corso Stati Uniti. Il protagonista è Luciano Chimenton, 43 anni, un italiano residente a Bordeaux, attualmente a Torino ospite della sorella. L'altra notte è andato al cinema, mentre rincasava sulla sua 124 si è fermato al semaforo rosso in corso Duca degli Abruzzi angolo corso Stati Uniti. Non veniva nella nostra città da anni, non sapeva che la zona era frequentata da travestiti. Ha visto sei donne biondissime affollarsi intorno alla macchina, una si è tolta la camicetta: «Vieni con noi a divertirti». Luciano Chimenton ha tentato di ripartire, ma le «donne» hanno spalancato le portiere e sono salite sull'auto. Hanno staccato le chiavi dal cruscotto: «Dacci 5 mila lire a testa e portaci a fare un giro». L'uomo, che non aveva ancora capito di aver a che fare con travestiti, ha afferrato una delle bionde per 1 capelli: la parrucca gli è rimasta in mano. Sono volati pugni, graffi, morsi. Quelli che erano sul sedile posteriore, intanto, gettavano giù dalla 124 tutto quello che trovavano: un soprabito, l'ombrello, giornali. Infine l'automobilista è stato abbandonato, pesto e dolorante; 1 travestiti sono fuggiti con 11 borsetto. -*• La Mobile ha identificato gli autori delle due sparatorie, avvenute a poche ore di distanza l'una dall'altra, contro 1 fratelli Antonio, Pier Paolo e Mario Zedde. Come si ricorderà 11 primo, diciannovenne, era rimasto ferito davanti a un club privato la notte di mercoledì scorso, insieme con Salvatore Pisanu, 27 anni, via Garibaldi 31. Entrambi sono ancora ricove¬ rati al Maurlziano. Alla polizia avevano dichiarato di essere stati colpiti da un conoscente, un cer to Alberto, con 11 quale avevano litigato per un cappotto preso in prestito e non restituito. Il giorno successivo, alle 14, nel bar di via Balbls 1, c'erano 1 fratelli di Antonio, Pier Paolo e Mario, di 26 e 17 anni. Tre individui si so no parati davanti alla porta, hanno incominciato a sparare, fortunatamente senza colpire i due. Gli altri hanno risposto al fuoco con uno scacciacani. Un'auto del San Paolo, che passava per caso con due portavalorl. Secondo Musso ed Ernesto Murgia, ha avuto un vetro spezzato da un proiettile. Ieri, in base alle testimonianze raccolte, 1 tre sono stati identificati. Uno, Giuseppe Bontempo, 17 anni, senza fissa dimora, è rinchiuso al Ferrante Aporti. Anna Passanite, la sposa minacciata - Antonio Di Bartolo, lo spasimante bastonato

Luoghi citati: Bordeaux, Gela, Orbassano, Rivalta, Roma, San Paolo, Torino