Obiettore di coscienza condannato a Padova
Obiettore di coscienza condannato a Padova A un anno e 4 mesi con i benefici Obiettore di coscienza condannato a Padova Aveva presentato la domanda per il servizio civile con 8 ore di ritardo - II p.m. ha detto: "Speriamo che sia l'ultimo procedimento di questo genere" (Dal nostro corrispondente) Padova, 26 settembre. (a.t.) L'obiettore di coscienza cattolico Ernesto Rottoli, 24 anni, di Presezzo (Bergamo), imputato di avere presentato con otto ore di ritardo la domanda per prestare servizio sostitutivo civile in alternativa a quello militare, previsto dalla legge Marcora, è stato condannato oggi dal tribunale militare di Padova ad un anno e quattro mesi di reclusione militare, con il beneficio della non iscrizione nel casellario giudiziario. «Si è trattato di un processo non comune — ha rilevato il pubblico ministero, dottor Corbo — e speriamo che questo sia stato il primo e l'ultimo procedimento di questo genere. Ci si trova davanti, infatti, ad un giovane serio, che ha sempre servito il Paese e che non ha respìnto i doveri della Costituzione, come del resto dimostra la volontà di prestare il servizio sostitutivo a quello militare, come previsto dalla legge. Ma la legge va osservata — ha rilevato il pubblico ministero — e pertanto ho dovuto chiedere il minimo della pena, con la concessione delle generiche». Rottoli è comparso davanti al tribunale militare, presidente il gen. Di Pietro, difeso dall'avvocato Landi. Il difensore, dopo che due sue eccezioni erano state respinte, ha affermato che «da un'attenta lettura della legge Marcora, si può arguire la non colpevolezza dell'imputato, perché solo otto ore di ritardo nella presentazione di una domanda non sono un elemento sufficiente per stabilire la violazione di una legge», ed ha perciò chiesto l'assoluzione con formula piena. Nei giorni precedenti il gruppo veneto degli obiettori di coscienza ha fatto numerose manifestazioni di protesta ed ha inviato un telegramma al presidente della Repubblica, Leone, ed al vescovo di Padova, monsignor Bortiglion, per chiedere il loro intervento a favore dell'obiettore di coscienza cattolico Rottoli.
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