Il vicesindaco di Gravere arrestato per un incendio

Il vicesindaco di Gravere arrestato per un incendio Sono già cinque le persone in carcere Il vicesindaco di Gravere arrestato per un incendio Il 29 maggio le fiamme avevano distrutto il locale notturno di cui era proprietario con la moglie e i tre figli - Anche la donna è in prigione Accusa: distruzione di cose proprie per riscuotere un'assicurazione Il vicesindaco di Gravere, il commercialista dottor Cesare Vaona, 60 anni, che abita a Torino in via Po 11, e Qa mogie Teresa Casarin, titolare del negozio di mobili « Casa mia », sono stati arrestati per « concorso in distruzione fraudolenta di cose proprie allo scopo di riscuotere un'assicurazione ». Il mandato di cattura è stato emesso dal giudice istruttore dottor Violante, a conclusione delle indagini svolte dai carabinieri di Susa e del Nucleo Investigativo al comando dei capitani Ciarda e Formato. Alla mezzanotte del 29 maggio un'esplosione ha squassato il ristorante-night « 1 e 2 » in frazione Valdlsogno di Gravere e lo ha fatto crollare. Poi un incendio ha incenerito le pareti di legno. Mezz'ora e tutto era un ammasso di macerie. Gli incendiari sono stati arrestati quasi subito, grazie alla loro inesperienza. Avevano ecceduto nell'esplosivo ed erano stati investiti da una pioggia di schegge. Sono Basilio Meddè, 24 anni, ed Ettore Rigo di 20. Poi è Anito in carcere il gestore. Rocco Gasperonl, 32 anni, via Mazzini 33, che affittava il locale dalla società Irli, di cui fanno parte il vlcesindaco, la moglie ed i tre figli. L'« 1 e 2 » era in forte passivo, li gestore non era mai riuscito a pagare l'affitto ed era stato sfrattato da due settimane. Pochi giorni prima del rogo, Rocco Gasperonl aveva assicurato per 10 milioni l'arredamento (di cui Maria Casarin si era fatta rilasciare una dichiarazione di riservato dominio), per altri 5 le derrate. L'edificio era invece stato assicurato dal dottor Vaona. Tutti avrebbero guadagnato dalla sua distruzione. Le indagini avrebbero accertato un altro particolare curioso. Il vicesindaco era in trattative con una società Immobiliare che voleva acquistare il terreno dove sorgevano il night ed un paio di capannoni, ma senza le costruzioni. Perciò Cesare Vaona aveva chiesto ed ottenuto dal Comune il permesso di demolizione. ★ Telefonata in questura: « Ac- correte, ci sono tre ladri in un | alloggio di via Milano 16 ». Alcune volanti hanno circondato l'edificio, gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento che aveva la porta d'ingresso socchiusa. Nell'interno c'erano i due inquilini, Antonio Scarrone, 18 anni, e Vincenzo Pugliese di 32 intenti a spartire, con il complice Giuseppe Mazzaferro, 28 anni, via Bellezia 20, 11 bottino di un furto: tre valigie rubate poco prima sull'auto della turista Lucia Chevalier-Riffard, di Bruxelles. I giovani sono stati denunciati. * Per favoreggiamento e sfrut- tamento della prostituzione, gli agenti della buon costume hanno arrestato ieri mattina Ciro Zippari, 28 anni, residente a Foggia. Alle « Nuove » è finita anche Luigia Morra, 23 anni, pure di Foggia, per favoreggiamento personale. + Un improvvisato tiro a segno con pistola nei dintorni di Baldlssero è costato il carcere a Domenico Galea, 25 anni, via Alagna 6 e Francesco Costanzo, 22 anni. Ieri pomeriggio hanno esploso numerosi colpi di pistola in un campo e un contadino ha avvertito i carabinieri di S. Mauro: alla vista della « Gazzella » 1 giovani hanno tentato di fuggire su una « 500 », abbandonando i borsetti con due armi. Poi sono tornati indietro, disinvolti hanno chiesto: « Non abbiamo fatto nulla di male. Perché volevate fermarci? ». Sono stati arrestati per porto abusivo d'armi. + Sorpreso con una pistola e di" caricatori nel borsetto, un giovane di 29 anni è finito in carcere. E' Renato Mignone, via Domodossola 58, ha già avuto guai con la legge. Ieri mattina era sulla sua Alfa 1750: ha incrociato l'auto davanti all'ufficio postale di via Bandello 7, una volante in servizio di pattugliamento. La 1750 è passata altre tre volte alla posta, gli agenti l'hanno fermata. Mignone aveva una pistola 7,65 « parabellum », due caricatori e proiettili sciolti. E' alle Nuove per detenzione e porto abusivo d'arma. Cesare Vaona arrestato con la moglie, Maria Teresa Casarin

Luoghi citati: Bruxelles, Foggia, Gravere, Torino