Le incredibili vicende del G.P. del Canada

Le incredibili vicende del G.P. del Canada Caos per il maltempo e gli incidenti Le incredibili vicende del G.P. del Canada Le soste al box per cambiare le gomme e l'ingresso in pista di una vettura "ufficiale" dopo una collisione fra Scheckter e Cevert hanno sconvolto la gara - Revson 1°, Merzario delude (Nostro servizio particolare) Mosport, 24 settembre. Il quindicesimo Gran Premio del Canada è stato un'esperienza unica nella storia dell'automobilismo mondiale e passerà alla storia come il > Grand Prix della confusione ». Per molti di noi è stato come un brutto sogno durato circa sei ore, trascorse nella cnmpleta ignoranza di ciò che stava accadendo e nella snervante attesa di conoscere la decisione di cronometristi e dirigenti sportivi riuniti in consiglio di guerra onde deliberare se Peter Revson aveva vinto la penultima prova di Formula 1 del campionato o se Emerson Fittipaldi aveva veramente conquistato Il primo gruzzolo del vistoso monte premi di 270 mila dollari. Finalmente, come una meravigliosa liberazione, è giunto l'annuncio: • Malgrado I reclami di Colin Chapman, della Lotus, e di Jackie Oliver, qualifica Tosi terzo con la Shadow, il vincitore è Revson, su McLaren ». Il biondo californiano è rimasto visibilmente sorpreso allorché l'annunciatore lo ha convocato sul podio, allontanando Flttipaldi. < Debbo la mia vittoria al " Pace Car " e alla fortuna » ha detto Revson. Come noto, una recente modifica ai regolamenti di gara per la Formula 1 (voluta per ragioni di sicurezza dagli stessi piloti), consente ad una vettura « ufficiale » — chiamata appunto « Pace Car » — di entrare in pista dopo un incidente, in modo da « congelare » la corsa e permettere che le ope¬ razioni di soccorso e di rimozione dei detriti possano avvenire senza la presenza sul circuito di monoposto lanciate a forte velocità. La corsa, che doveva aver inizio alle 14,30 (20,30 in Italia), ha preso il via con un'ora circa di ritardo a causa della pioggia che ha inondato la pista in molti punti. Dopo una ventina di giri I piloti dovevano rientrare ai box per sostituire penumaticl speciali da bagnato con quelli normali, in quanto, per una schiarita, l'asfalto si era asciugato. Purtroppo, con il susseguirsi delle fermate, i cronometristi hanno perso il controllo della situazione, facendo impazzire stampa e spettatori per la mancanza di informazioni. Quasi non fosse bastato questo, al 34' passaggio, Scheckter, già protagonista in Francia con Emerson Fittipaldl di un analogo incidente e poi causa per il suo scorretto ed irruento comportamento della multipla collisione di Silver- stone, in Inghilterra, ha » chiuso » Cevert che tentava di passarlo, con il risultato che la McLaren è volata sulla Tyrrell. Il francese, furibondo, è uscito dai rottami della sua monoposto e, malgrado una dolorosa distorsione ad una caviglia, si è scagliato contro il giovano sudafricano (illeso), colpendolo più volte con il casco. Ed ecco l'ingresso in pista del « Pace Car », il cui guidatore si è infilato davanti a Ganley, che navigava nelle retrovie con la sua Iso, anziché dinanzi ad Oliver, che in quel momento si trovava al comando della gara con la sua Shadow. Naturalmente, tutti i piloti si son fatti sotto senza rispettare le distanze, con l'inconveniente che anche chi aveva 50 secondi di distacco si è venuto a trovare a ridosso del « leader ». La vettura « ufficiale », con bandiera gialla di pericolo, è rimasta in pista sino al 46° passaggio. Quando è giunto il momento del conteggio dei giri, Fittipaldi ne avrebbe compiuti 81, mentre Revson soltanto 80 e di qui il maremoto « post-gara ». Una situazione veramente deplorevole, che ha provocato una infinità di problemi e dei dissidi piuttosto accesi fra le squadre della Lotus, McLaren e Uop Shadow. Per l'alfiere della Ferrari, Arturo Merzario, è stata un'altra giornata nuvolosa come il cielo canadese. Partito in ventesima posizione, l'italiano per un testa-coda alla curva numero due, la medesima che lo vide uscire di pista durante le prove, perdeva il musetto della 312/83 dopo appena due giri. Merzario si fermava al box, dove veniva applicata alla monoposto una lamiera al posto del frontale aerodinamico in mancanza di un più idoneo pezzo di ricambio. Merzario portava a termine la gara classificandosi quindicesimo. Mentre Stewart, già pago del titolo mondiale conquistato a Monza, ha compiuto una gara in sordina, Peterson dopo una decina di giri ha compiuto un pauroso testacoda, rompendo il » muso » e ritirandosi. Un peccato, perché nel primo arco di gara proprio Peterson, con Niki Lauda, Fittipaldi e Cevert aveva animato i 40 mila spettatori infradiciati d'acqua caduta durante la notte e nella mattinata. Il prossimo, ultimo appuntamento del « mondiale » è fra 15 giorni a Watkins Glen. Negli Usa è attesa una nuova Ferrari, che avrebbe l'abitacolo spostato in avanti di circa 13 cm, i serbatoi della benzina arretrati ed altre modifiche tecniche. SI dice che la vettura verrà affidata a Clay Regazzoni, » licenziato » dalla Brm. Lo svizzero oggi vola a Nazareth, in Pennsylvania, per trovare Andretti, col quale discuterà alcuni programmi americani futuri. Lino Manocchia Peter Revson

Luoghi citati: Canada, Francia, Inghilterra, Italia, Monza, Pennsylvania, Usa