Sfruttamento dell'atomo come sorgente d'energia

Sfruttamento dell'atomo come sorgente d'energia La conferenza mondiale di Londra Sfruttamento dell'atomo come sorgente d'energia Il fisico nucleare tedesco Lorenzen ha proposto la partecipazione dei Paesi del Medio Oriente produttori di petrolio ai programmi dell'energia atomica -1 vantaggi economici e sociali della collaborazione (Dal nostro inviato speciale) Londra, 24 settembre. I Paesi del Medio Oriente produttori di petrolio dovrebbero partecipare al finanziamento dei programmi per lo sfruttamento dell'atomo come sorgente d'energia alternativa per il futuro. La proposta, sotto alcuni aspetti piuttosto singolare ma indubbiamente vantaggiosa sul piano pratico, è scaturita dal dottor Hans Peter Lorenzen, un fisico nucleare di origine tedesca, oggi consulente del governo britannico per i problemi dell'energia, durante la fase finale della conferenza mondiale sulle riserve d'energia organizzata a Londra dal Financial Times. « L'infrastruttura industriale necessaria per la realizzazione di un programma nu- cleare di potenza è tanto co- stosa da costringere i governi a ricorrere a finanziameni ti privati — ha spiegato Lo' renzen —. Le compagnie petrolifere, che stanno dimostrando un interesse sempre maggiore per le centrali elettronucleari, hanno già imboccato questa strada. Se la compartecipazione fosse ulteriormente estesa, si otterrebbe un duplice risultato: da una parte si disporrebbe di quelli i capitali ingentissimi accumulati dai Paesi produt ! tori di petrolio e ancora non reimpiegati, e dall'altra si offrirebbe al mondo arabo una valvola di sfogo per le tensioni che l'insoluto problema del petrolio sta alimentando ogni giorno di più ». Dopo aver ricordato che ancora oggi soltanto il 5,8 per cento dell'elettricità prodotta nel mondo proviene da centrali elettronucleari, Lorenzen ha precisato che Questo quadro cambierà molto rapidamente. La richiesta di energia raddoppierà nel corso dei prossimi quindici anni. Ciò significa che la necessità di petrolio raddoppierà e susciterà un gran numero di problemi, specialmente connessi ai prezzi e alla disponibilità del greggio. Nel 1985 la percentuale di domanda soddisfatta dall'atomo salirà al 15 per cento, fino a «£2» ll 40 per cento nel Duemila. Qualche esperto ha ipotizzato un ricorso più ampio all'energia nucleare, ma Lorenzen ha spiegato che l'avvio, necessariamente lento, delle centrali elettronucleari scaturisce prevalentemente dalle scelte che dovranno essere fatte dopo la fase sperimentale. « A tutt'oggi vi sono 12 principali tipi di reattore, nelle 27 nazioni che hanno impianti nucleari già in funzione, in fase di Costruzione o già ordinati. Ed è ovvio che il grado di efficienza e di rendimento differiscano sensibilmente da un tipo all'altro. Ecco alcuni esempi. Nella maggior parte dei Paesi il reattore ad acqua pressurizzata e quello ad acqua bollente possono competere, dal punto di vista commerciale, con gli impianti convenzionali per la produzione di elettricità. Il reattore avanzato raffreddato a gas, il reattore ad acqua pesante e quello moderato a grafite e raffreddato ad acqua leggera avranno un ruolo determinante sui mercati nazionali ma stenteranno ad affermarsi su quelli internazionali ». In quanto ai reattori ad acqua pesante generatori di vapore, al reattore raffreddato a gas ad alta temperatura e al reattore veloce autofertilizzante raffreddato a sodio, Lorenzen ha precisato che questi tipi di reattore non giocheranno alcun ruolo nei prossimi anni, i più vicini, ma possiedono chances che dovranno essere riesaminate in un futuro più lontano. « Sembra assai probabile — ha concluso Lorenzen — che il reattore ad acqua pressurizzata e il reattore ad acqua bollente manterranno la loro posizione dominante per i prossimi 10-15 anni, a meno che qualche fatto nuovo faccia salire considerevolmente i loro rispettivi costi e intacchi la loro competitività nei confronti di altri sistemi». Lord Nelson of Stafford, presidente della General Electric, ha precisato invece di non ritenere ancora necessaria alcuna discriminazione circa i vari tipi di reattore da impiegare in serie nei prossimi anni, ma ha sottolineato che uno dei fattori più importanti di questa progressiva sostituzione delle sorgenti tradizionali d'energia sarà la scala crescente degli investimenti richiesti dall'atomo. La complessità tecnica impone poi una rapida soluzione di certi annosi problemi, quegli stessi che fino ad oggi hanno fatto segnare il passo alle realizzazioni elettronucleari. Urge pertanto una collaborazione in'.ernazionale, sempre più stretta ed efficiente. In caso contrario il momento in cui l'atomo potrà sostituire il petrolio divenuto troppo caro o troppo raro, allontanando lo spettro della mancanza d'energia, continuerà a restare assai più lontano di quanto gli esperti abbiano previsto in questi ultimi anni- b. gh. Più forte ieri il franco francese Parigi, 24 settembre. (.Ag. Italia) Il franco francese ha recuperato terreno sul mercato valutario ufficiale e ha chiuso al di sopra del « livello tappeto » rispetto a marco, franco belga e corona danese. Un operatore ha detto che il mercato sembra aver risposto positivamente alle smentite ufficiali relative a una svalutazione del franco; pure ha giovato la partenza del governatore della Banca di Francia Wormser per Nairobi.

Persone citate: Hans Peter Lorenzen, Lord Nelson, Stafford

Luoghi citati: Italia, Londra, Medio Oriente, Nairobi, Parigi