Il partito liberale inglese vuol conquistare il potere

Il partito liberale inglese vuol conquistare il potere Concluso a Southport il congresso annuale Il partito liberale inglese vuol conquistare il potere (Nostro servizio particolare) Londra, 22 settembre. L'annuale congresso del partito liberale britannico si è concluso nel primo pomerìggio di oggi nella cittadina costiera di Southport, nel Lancashire. L'adunata liberale, iniziata nella mattinata di mercoledì, è stata una delle più seguite di quest'ultimo dopoguerra. L'afflusso primato di duemila partecipanti si è risolto, tra l'altro, in un aiuto insperato per le casse del partito: un appello lanciato dal tesoriere Cyril Smith ha riscosso pieno successo, permettendo la raccolta di oltre 50 mila sterline, una somma quasi doppia di quella sottoscritta a Brighton nel 1963, quando si toccò il totale più alto precedente. A prescindere da questi aspettì, le assise testé concluse hanno confermato le previsioni di un rilancio massiccio di quello che per molti lustri è stato il «terzo» degli schieramenti politici nel Regno Unito, confinato in una specie di limbo dopo i gloriosi trascorsi del secolo passato. Oggi le cose si avviano a cambiare per il partito ed i programmi futuri dei suoi dirigenti mirano alla conquista assoluta del potere. «Non ci interessano soluzioni di compromesso né con i tories né con i laboristi, siamo in grado di fornire da soli un governo responsabile alla Gran Bretanga, è stata l'affermazione echeggiata spesso nella Floreal Hall di Southport. Anche il leader Jeremy Thorpe, che nella giornata inaugurale aveva caldamente invitato i delegati a non restare preda di un eccesso di euforia, ha concluso il suo intervento finale con una frase abbastanza emblematica. «Quest'anno è stato un periodo eccezionale per l'avanzata liberale. Siamo diventati un partito forte. Abbiamo dalla nostra il favore dell'elettorato e siamo i pionieri di politiche capaci di assicurare al Paese un futuro migliore». g. se.

Persone citate: Cyril Smith, Jeremy Thorpe

Luoghi citati: Londra, Regno Unito