Duello ad Alassio fra Italia e Svezia di Carlo Filogamo

Duello ad Alassio fra Italia e Svezia Staffetta schermistica Duello ad Alassio fra Italia e Svezia Dopo i mondiali di Goteborg e le Universiadi di Mosca, la scherma torna alla ribalta internazionale scendendo in piazza per la sesta edizione della •• Staffetta Martini • Coppa Alassio », un'originale manifestazione della locale Azienda di soggiorno e del Martini International Club. Oggi pomeriggio e domani i rappresentanti di quattro nazioni (Italia, Svezia, Inghilterra e Germania Federale, che sostituisce la Francia) giostreranno ad oltranza in sei incontri con l'indovinata formula « a staffetta », di cui si è fatto paladino il famoso olimpionico Edoardo Mangiarotti, direttore del torneo unitamente a Filogamo e Delfino. Al centro della splendida piazza dei Partigiani (o nel teatro Hambury in caso di pioggia), pavesata di bandiere, incroceranno per prime le lame le due fiorettiste per disputare 8 stoccate; i rispettivi punteggi verranno rilevati dai loro connazionali nella medesima arma sino a 18 botte; toccherà quindi agli sciabolatori dare il cambio per arrivare a quota 28 e infine agli spadisti lanciarsi verso il traguardo vincente delle 38 stoccate. Tutte le specialità entrano dunque in gioco al più alto potenziale dinamico ed emotivo, il che spiega il vivo richiamo per il pubblico entusiasta di questi duelli spettacolari e il successo della competizione che — a quanto annunciato nella conferenza-stampa di Genova — dovrebbe sfociare in un vero campionato europeo con preventive eliminatorie, date anche le pressanti richieste di partecipazione. L'attuale edizione presenta quali favoriti i quartetti della Svezia e dell'Italia che già si affrontarono con esito alterno, dopo vivacissime battaglie, negli ultimi due anni: alla sudata vittoria dei nordici nel '71 (a seguito del duplice successo francese e di quello inglese) risposero gli azzurri, rompendo l'incantesimo e aggiudicandosi finalmente l'ambito trofeo. I due tricolori, la torinese Consolata Collino del Club Scherma e il veneziano Mauro Pinelli; il granitico livornese Mario Aldo Montano, successore di Maffei sul più alto podio mondiale della sciabola, e l'iridato juniores di Buenos Aires, G. Mochi, hanno le carte in regola per ripetere la prodezza. Dovranno però fare I conti con la mancina Palm, l'atletica odontoiatra di Stoccolma, affiancata dal pugnace Rohling e dalla poderosa coppia formata da Kalmar, medico ungherese naturalizzato, e da Rolf Edling, il gigantesco spadista-archeologo, allievo del maestro italiano Gargano, medaglia d'oro a Goteborg. Lotta incerta e affascinante quindi, in cui, salvo grosse sorprese, non dovrebbero inserirsi le compagini giovanili dell'Inghilterra (W. Ager, P. Mether, G. Grirmet e il rinomato R. Johnson) e della Germania (C. Hanisch, il forte Reichert, T. Weissgerber, S. Mathias) nuova per queste scene. Carlo Filogamo Aldo Montano (a sinistra) fra i protagonisti ad Alassio Dopo i mondiali di Goteborg preventive eliminatorie date an