Berlino terzo Stato tedesco? Polemica tra Bonn e Varsavia

Berlino terzo Stato tedesco? Polemica tra Bonn e Varsavia Il Cremlino vuole raffreddare la "Westpolitik" Berlino terzo Stato tedesco? Polemica tra Bonn e Varsavia In occasione di un incontro di atletica Polonia-Germania, gli organizzatori polacchi volevano issare anche la bandiera berlinese - I tedeschi si sono ritirati (Dal nostro corrispondente) Bonn, 21 settembre. Da Varsavia è venuta una nuova doccia fredda per Bonn, sempre sul problema di Berlino che sembrava risolto una volta per sempre con gli accordi quadripartiti dell'anno scorso. Stavolta il pomo della discordia è la bandiera di Berlino (con l'orso in piedi) che gli organizzatori polacchi dell'incontro di atletica leggera Polonia-Germania Federale, in programma per domani e domenica, volevano issare sui pennoni dello stadio insieme con i due vessilli nazionali. Informata correttamente dagli organizzatori polacchi, la federazione tedesca dell'atletica leggera ha chiesto lumi al ministero degli Esteri a Bonn. E questo, considerando «inammissibile con gli accordi quadripartiti» l'alzabandiera berlinese (il che equivarrebbe a conferma¬ re la tesi comunista dell'esistenza di tre Stati tedeschi) ha consigliato di non accettare l'imposizione. La federazione dell'atletica leggera della Germania Federale ha pertanto deciso di non partecipare all'incontro. In fretta tutti gli 84 atleti che oggi sarebbero dovuti partire in aereo da Francoforte per Varsavia (per loro erano già stati pagati i visti sui passaporti, per complessive 400 mila lire) sono stati informati. E tutti — riferiscono le agenzie — hanno approvato la rinuncia, sia pure a malincuore. «Lo sport — ha detto il vicepresidente della lega sportiva tedesca Gmelin — non può saltare questi ostacoli politici». Willi Daume, presidente del comitato olimpico tedesco, ha cercato di giustificare i polacchi, lasciando capire che vi è stato certamente un intervento dall'esterno per imporre la bandiera di Berlino. Della medesima opinione si è negli ambienti politici di Bonn, dove già nei giorni scorsi si era constatato con rammarico l'improvviso raffreddamento del governo di Varsavia che (sull'esempio di Praga) ha vietato che le persone giuridiche di Berlino occidentale vengano rappresentate dall'ambasciata di Germania. E' chiaro che ci si trova di fronte a un'azione concertata da Mosca, la quale peraltro aveva permesso nel 1970 a Leningrado, nel 1971 a Kiev e ancora quest'anno a Leningrado la partecipazione di atleti berlinesi a incontri internazionali, rinunciando alla bandiera di Berlino. Dopo l'entrata delle due Germanie alle Nazioni Unite — si dice a Bonn — evidentemente vi è un freno allo Westpolitik di Mosca. TUo Sansa

Persone citate: Willi Daume