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Canzoni nuove e antiche con la "Piola,, e i 4 Cetra Lo spettacolo in scena all'Alfieri Canzoni nuove e antiche con la "Piola,, e i 4 Cetra Nono anno, oltre seicento rappresentazioni. Il cabaret dialettale delle « Cansson dia piola » si è ripresentato all'Alfieri al suo pubblico con lì ciarlatan, un nuovo spettacolo tenuto insieme dall'esile tema del titolo che abbraccia, con i ciurmadori e i gabbamondo, le loro più o meno consapevoli vittime: la pubblicità che imbonisce, ma anche chi abbocca all'amo, la tv che rincitrullisce, ma anche chi ne è succubo, la società dei consumi che promette il migliore dei mondi possibili, ma anche chi presta fede ai suoi slogans. Sono ancora Roberto Balocco con le sue canzoni piemontesi e un piglio sempre più sicuro, Silvana Lombardo con i suoi garbati « recitativi », Luciano Sangiorgi con il suo tempestoso pianoforte, sul quale sgrana i motivi dei film di Ginger Rogers e Fred Astaire o strapazza ritmicamente secondo la moda Mozart e Beethoven ( ma è molto meglio la « sui¬ te » da Cabaret): tutti e tre, questa volta, con maggiore finezza e anche spirito, e con minori concessioni a una volgarità che ancora sciupa alcune canzoni. Poche, per fortuna, poiché le altre, nuove o vecchie, sono tutt'altro che dozzinali come non sono dozzinali i testi di presentazione e di collegamento dello stesso Balocco e di suo fratello Piergiorgio. C'è poi un'altra novità: il Quartetto Cetra che magari ha dueccnt'anni di vita (loro stessi minacciano, scherzosamente, di cantare ancora nel Tremila) ma non sempre li dimostra, tirato a lucido come si presenta anche se le sue canzoncine sono un poco consunte da centinaia di trasmissioni radiotelevisive. Però alcune fanno abbastanza nostalgia, e il pubblico le riascolta volentieri, persino chiedendo, stoicamente, la famosa Vecchia fattoria come bis. Anche ai Cetra tocca una buona fetta del successo che lo spettacolo ottiene, a. bl.