H.H. ammette modulo scarso

H.H. ammette modulo scarso Dopo la sconfitta di Vienna H.H. ammette modulo scarso Secondo il mago, vale soltanto per il campionato Mazzola e il calcio atletico - Burgnich infortunato (Dal nostro inviato speciale) Milano, 20 settembre. Quando ha appreso I risultati delle squadre torinesi impegnate nelle varie Coppe, la signora Fraizzoli, nota anche come la « presidentessa » dell'Inter, ha esclamato con il suo miglior sorriso: « Domani i giornali di Torino usciranno listati a lutto ». La signora Fraizzoli è sempre molto spiritosa, ma stavolta abbiamo l'impressione che abbia voluto soltanto consolarsi: in casa sua, cioè dell'Inter, non c'è motivo di essere allegri. La sconfitta in casa dell'Aderiira Wacker, al di là delle argomentazioni presentate da Herrera e Mazzola (doping, modulo da rivedere, preparazione, arbitrag- gio, sfortuna), mette a fuoco una situazione che anche il mago con le sue alchimie stenterà a raddrizzare. Il suo famoso modulo, ad esempio, è stato applicato alla lettera soltanto dall Admira, a conferma che Ocwirk ha buoni ricordi del calcio italiano e che gli è bastato vedere all'opera una volta i nerazzurri (a Marassi nel match con la Sampdoria) per prendere le opportune misure. L'Inter, al contrario, è rimasta a guardare, dando spazio e libertà ai terzini avversari che avanzavano a ridosso delle ali appoggiando la palla ai compagni smarcati, al contrario dell'Inter che ha tentato la via del gol con tanti cross frontali, rintuzzati abbastanza bene dall'accorta difesa austriaca. Le punte interiste, dal canto loro, hanno sprecato almeno sei palle gol e nella ripresa, quando Massa ha vivacizzato il contropiede, sia Boninsegna che Mazzola apparivano troppo stanchi per riuscire a concretizzare. « Bonlmba », tuttavia, ha colpito un palo e Mazzola ha sfiorato a sua volta la marcatura. Il sospetto che il famoso modulo a « M » di Herrera non sia poi tanto valido (a meno che dalla parte opposta non ci siano squadre come il Seregno e il Savona; « Avete visto — ha ricordato Fraizzoli — come è stato applicato bene in queste partite ») deve essere venuto anche al mago. Questi, stamane, prima della partenza da Vienna, ha ammesso: « Dobbiamo progredire, il nostro modulo è valido per il campionato italiano ma contro squadre straniere dovrà essere necessariamente ritoccato... ». Per essere efficace, il sistema di Herrera deve essere applicato da gente fresca, al meglio della condizione atletica. Il che per l'Inter è ancora presto. Toccando questo argomento, Herrera ha convenuto con quanto diceva tempo fa Giagnoni, e cioè che il campionato dovrebbe essere anticipato. •■ In caso contrario — ha detto — le nostre squadre stenteranno sempre contro formazioni già rodate da sei-sette giornate di torneo. La stessa Coppa Uefa nel suo piccolo rappresenta un'anticipazione del futuro campionato d'Europa per club. Affrontarlo come facciamo noi ora non ha senso, rischiamo soltanto brutte figure. Avete visto, anche Torino e Juventus hanno perso ». Herrera non ha accettato il dialogo sulla posizione di alcuni giocatori che, secondo alcuni, sono impiegati in ruoli sbagliati: Giubertoni, ad esempio, che deve fare II terzino; Fedele, spostato a mediano per cui non può sbizzarrirsi come faceva nel Bologna. Senza contare le precarie condizioni fisiche di Bellugi, che (per il mago) presto sarà fra I migliori. E' molto più facile per il trainer tirare in ballo sospetti o accusare l'arbitro. Dimentica, però, che il calcio è cambiato e che la sua Inter non è più quella che vinceva la Coppa dei Campioni . Ne ha convenuto anche Mazzola, il quale ha ricordato che nel calcio, oramai, l'equilibrio è quasi generale. « Noi — ha detto — siamo in una fase di transizione come tutto il calcio italiano, stiamo cercando di far sposare la velocità alla tecnica mentre gli altri stanno realizzando l'opposto. Ieri, prima del nostro match, hanno giocato i ragazzini del Bayern di Monaco contro quelli dell'Admira: ebbene, sono rimasto impressionato. Non più il solo calcio atletico, ma un'evidente impronta tecnica e anche una certa dose di fantasia. Non è vero che in Italia, comunque, il calcio si stia livellando; ci sono ragazzi come Sala e Causio, che sono degli autentici campioni e che in Nazionale non si sono ancora imposti perché forse chiusi da gente anziana come il sottoscritto che però non potrà durare ancora per molto. La verità è che noi italiani, l'Inter in testa, dobbiamo pagare questo passaggio, questa evoluzione del calcio, stentando forse più degli altri ». Per l'Inter, ora, si prospetta il turno di Coppa Italia con II Parma, che dovrebbe segnare il passaggio dei nerazzurri al turno successivo: l'unico a portare le conseguenze del match di Vienna è Burgnich, per il quale si teme una distorsione al ginocchio destro. Giorgio Gandolfi Sandro Mazzola