Il divano familiare di Angelo Dragone

Il divano familiare CRONACHE DEL DESIGN Il divano familiare Il buon nome di cui il design italiano gode anche all'estero deve certamente molto alla lunga battaglia combattuta da pionieri come Giò Ponti, Figini e Pollini, Pagano, Levi-Montalcini e Mollino, Albini e Terragni. Ma è stato favorito anche dall'oculata decisione con la quale, negli ultimi decenni, tante aziende del mobile — soprattutto lombarde e venete — hanno capito in tempo che i tesori d'una lunga esperienza artigianale e tecnologica avrebbero avuto possibilità di sopravvivere e di essere anzi valorizzati imboccando la strada di una razionale progettazione in linea con il nostro tempo. Con questi criteri e con una produzione rivolta alle esigenze di un « consumatore medio », si è presentata all'ultimo salone internazionale del mobile di Parigi anche la Brusadelli Mobili (Lecco) che ha imperniato la sua attività su due « ambientazioni »: un « angolo salotto » e una serie di mobili contenitori componibili « multiuso », compreso il più utilitaristico dei mobili destinati all'arredamento, il divano-letto-pronto. Come molti altri mobili della « linea » Brusadelli è stato realizzato su disegno di Riccardo Arbizzoni e di Francesco Brusadelli. Il «divano-letto-pronto», nelle versioni « singolo » e « matrimoniale », ha un solido basamento delimitato da una fascia laccata in nero, mentre il motivo lineare dell'alzata dello schienale è ridisegnato da una profilatura in acciaio inox. Le parti imbottite sono ricoperte in tessuti pregiati o in pelle, e lo schienale del divano dispone di tre cuscini tra loro legati. Il passaggio dalla forma chiusa del « divano » a quella del « letto » avviene per mezzo d'una apertura automatica con meccanica di nuovo tipo, che agisce su una efficiente rete a libro. Angelo Dragone

Luoghi citati: Lecco, Parigi