Paralizzata, la madre morente in corsia le vietano d'entrare in ospedale in auto
Paralizzata, la madre morente in corsia le vietano d'entrare in ospedale in auto La disperazione di una ragazza genovese Paralizzata, la madre morente in corsia le vietano d'entrare in ospedale in auto (Dal nostro corrispondente) Genova, 20 settembre. Una ragazza non può camminare. Per questo motivo le è stato impedito di assistere la madre negli ultimi attimi di vita. Tina Ricci, 27 anni, che per una malattia ha perduto l'uso delle gambe, non ha più visto la madre viva, dopo che la donna è stata ricoverata qualche giorno fa all'ospedale di San Martino. Il portiere di turno non ha lasciato entrare la giovane che s'era fatta accompagnare da una amica in macchina. Al portiere, in lacrime, aveva chiesto per favore di poter entrare con la vettura sin sotto il padiglione dove era rico¬ verata la madre: «Non abbiamo il permesso, è vero — aveva detto la ragazza — ma vede in che stato mi trovo, la prego: mia madre muore». Il portiere, però, era rimasto inflessibile ripetendo i termini del regolamento che proibisce ai non autorizzati di entrare in auto. Il pomeriggio successivo, dopo nuove proteste e preghiere, due guardiani hanno fatto passare la ragazza, ma la madre era già morta. La polemica è stata sollevata, alcuni giorni fa, dal comitato degli handicappati genovesi che ha reso l'episodio di pubblico dominio. In un comunicato diffuso oggi, è detto: «Abbiamo avuto più volte occasione di denunciare come in questa società non ci sia spazio per gli handicappati o, comunque, per chi non è in grado di produrre. Le strutture stesse non ne favoriscono l'inserimento nella vita attiva. Gli edifici, anche i più moderni, hanno barriere architettoniche tali da bloccare chi non è in grado di superarle con i propri mezzi fisici. Disposizioni razionali, purché riferite a persone "normali" diventano un controsenso quando sono applicate alla lettera ». La direzione sanitaria dell'ospedale di San Martino ha reso noto d'aver aperto, oggi, un'inchiesta sull'episodio. p. 1.
Persone citate: Tina Ricci
Luoghi citati: Genova
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