Sforzo senza precedenti

Sforzo senza precedenti Sforzo senza precedenti (Nostro servizio particolare) Roma, 20 settembre. II governo ha varato stasera i principali decreti delegati che consentono di far entrare in vigore dal primo gennaio prossimo tutta quanta la riforma fiscale, approvata dal Parlamento nell'autunno di due anni fa. La riunione del Consiglio dei ministri è ancora in corso nella notte e mancano alcuni particolari meno importanti sul funzionamento della nuova imposizione, che trasporta l'Italia dall'epoca degli accertamenti « per induzione» e dei concordati per « logoramento » ad una epoca nella quale la tassazione dei redditi personali dovrebbe diventare chiara, oggettiva e progressiva. Scompaiono, con i testi oggi approvati, i medioevali «aggi esattoriali», ma s'introducono pene detentive per gli evasori fraudolenti. Lo Stato che agisce per tutti, da tutti dev'essere proporzionalmente sostenuto: questo è il senso della riforma, ci ha ripetuto oggi il ministro Colombo; e chi volutamente si sottrae all'obbligo della solidarietà nazionale dev'essere considera¬ to alla stregua di chi attenta al patrimonio pubblico. Oltre al decreto sul reddito delle persone fisiche e su quello delle persone giuridiche (le società), si è anche approvato un decreto per l'imposta locale sui redditi, che è in effetti una specie di soprattassa sui redditi reali di tutti i lavoratori esclusi quelli con rapporto di dipendenza. Rumor avrebbe voluto tenere la riunione di mattina, in modo da meglio informare subito l'opinione pubblica. Ma stamane non è stato possibile, perché il ministro Colombo ha potuto completare i testi soltanto alle 5 del pomeriggio, grazie a uno sforzo dei suoi principali collaboratori (i nuovi «alti burocrati» e quelli che non hanno abbandonato il servizio con le facilitazioni della legge per l'esodo volontario), sforzo che non ha precedenti nei nostri ministeri. Non era neppure possibile tenere la riunione domani, perché scade a mezzanotte il termine di legge per far approvare i decreti delegati di applicazione della legge speciale per Venezia. Presentatore dei testi per Venezia è il ministro dei Lavori Pubblici Lauricella. «La polemica insorta l'altro ieri su questi provvedimenti — ci ha detto all'inizio della riunione — nasce da un equivoco. E' stata criticata la proposta della commissione, perché non sufficientemente severa contro gli scarichi nella lagu- na. Ma la tabella dei valori massimi non inquinanti degli scarichi industriali nella laguna che io ho approvato, è assai più severa». Quanto allo «slittamento» dei fondi stanziati per la città, che hanno fortemente ridotto il «fondo globale» del tesoro per l'anno '74, Lauricella conferma che in ciò non vi è alcun danno: i tempi tecnici non consentono di iniziare le spese previste già quest'anno, quindi sono state inesse a bilancio per l'anno prossimo solo le somme che vi potranno essere tecnicamente spese. Nelle prime due ore di riunione (iniziata alle 18) sono stati approvati i decreti per Venezia. «Sono state accolte — ha informato Bucalossi — alcune indicazioni su cui aveva particolarmente insistito il pri e che riguardano una più rigida salv/aguardia degli aspetti storico-artistici dei monumenti e degli ambienti in ottemperanza alla legge delega». In materia di bilancio e di disavanzo statale anche il ministro dei Trasporti Preti ha voluto rilasciarci una precisazione: «Per la stabilità della lira conta ciò che sarà dato ai ferrovieri quest'anno e l'anno prossimo. Se in totale la spesa sarà vicina a. quella indicata di circa 390 miliardi, conta che nel '74 saranno poco più di 130 e solo 60 miliardi per quest'anno». Il ministro ha aggiunto che l'accordo con i sindacati dei ferrovieri è da considerarsi positivo: i 2000 miliardi da spendersi in 5 anni per sviluppare le ferrovie saranno spesi in un buon clima sociale coi ferrovieri, per i quali si sono evitati, da qui alla fine del '75, ragioni di sciopero. Il quadro dei problemi drammatici che il Paese sta attraversando e che si avviano a soluzione, è ben definito dai provvedimenti che in questa riunione il governo sta discutendo. Il ministro della Sanità Gui ha portato all'approvazione dei colleghi la sua nuova legge per la coltivazione dei mitili (cioè delle cozze): «Quella in vigore — ci ha detto — risale al '39, quando non c'era inquinamento marino». La nuova impone che le coltivazioni avvengano entro bacini murari collocati in mare e continuamente e fortemente ozonati. Naturalmente i bacini vanno collocati in specchi di mare non inquinati e sotto controllo. Altre norme impongono come trasportare e vendere il prodotto: sempre entro appositi contenitori. Zagari, ministro per la Giustizia, ha portato all'approvazione del Consiglio un decreto legge per assumere 600 nuovi cancellieri e colmare almeno in parte i grossi vuoti provocati dalla norma sul pensioGiulio Mazzocchi (Continua a pagina 2 in sesta colonna) Il ministro Colombo

Persone citate: Bucalossi, Lauricella, Mazzocchi, Rumor, Zagari

Luoghi citati: Italia, Roma, Venezia