Massoni: le due sette riunite dopo 65 anni di Francesco Santini

Massoni: le due sette riunite dopo 65 anni Affollata cerimonia a Roma Massoni: le due sette riunite dopo 65 anni Gli aderenti alla Massoneria di Piazza del Gesù e quelli di Palazzo Giustiniani si sono riconciliati nella "gran loggia del grande oriente d'Italia" (Nostro servizio particolare) Roma, 18 settembre. A sessantacinque anni dalla scissione, i massoni di piazza del Gesù e di Palazzo Giustiniani sono di nuovo uniti nella Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia. L'annuncio è stato dato questa sera, a Roma, in un'affollata conferenza stampa, convocata a Palazzo Giustiniani dal professor Lino Salvini, «gran maestro del Grande Oriente d'Italia». Toscano, 47 anni, gerontologo e professore di medicina nucleare all'Università di Firenze, Lino Salvini si è presentato ai giornalisti smentendo, nell'atteggiamento e nei giudizi, il luogo comune più diffuso attorno alla massoneria, quello della segretezza, del mistero, dello spirito di setta. Senza difficoltà ha dichiarato che in Italia i massoni sono circa ventimila, «ma che negli Stati Uniti sono dieci milioni e un milione nella sola Inghilterra»; ha ammesso che da qualche anno si indicano come massoni personaggi di primo piano nella vita pubblica del Paese, ma ha spiegato «non per spirito di casta, ma per la scuola, la preparazione umana e intellettuale» che l'appartenere alla massoneria dà ai suoi adepti. Salvini si è lanciato, a titolo personale, in giudizi su problemi di attualità: ha detto d'essere favorevole all'aborto e di essersi battuto per il divorzio. «Come presidente della Lega italiana per i diritti dell'uomo (unica carica che i confratelli mi hanno consentito di mantenere), ha concluso, mi sono sempre battuto per l'affermazione dei diritti civili, nel rispetto del pensiero degli altri, delle libertà altrui». Accanto a Salvini sedevano il gran maestro di piazza del Gesù, Francesco Bellantonio, e l'ex gran maestro del Grande Oriente, Giordano Gamberini. Sull'unificazione, le spiegazioni non sono state molte. Salvini si è limitato a dire che «erano caduti i motivi storici» che avevano portato alla scissione nel 1908, quando il gran maestro del tempo impose a un grut ro di deputati massoni di votare contro la legge che istituiva l'insegnamento religioso nelle scuole. Bellantonio ha confermato la tesi. Hanno quindi affrontato il tema dei rapporti con la Chiesa di Roma, preannunciando che «con probabilità, dal nuovo codice di diritto canonico spariranno le scomuniche per i massoni». A questo proposito Salvini ha detto: «La massoneria non propugna scelte ideologiche d' alcun tipo, il nostro è un sistema, un modo di essere, che determina la ricerca individuale della verità alla quale si deve arrivare senza partire da catechizzazioni. Accogliamo uomini di pensiero diverso che possa convivere in uno stato d'uguaglianza, fratellanza e libertà per il loro spirito di vera umiltà e tolleranza». Francesco Santini

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Roma, Stati Uniti