La morte di d'Ormesson diplomatico e scrittore di Loris Mannucci

La morte di d'Ormesson diplomatico e scrittore Ha rappresentato Parigi in Vaticano La morte di d'Ormesson diplomatico e scrittore (Dal nostro corrispondente) Parigi, 17 settembre. Lo scrittore Wladimir d'Ormesson, che iniziò la carriera come giornalista e la terminò nelle vesti di ambasciatore prima di essere eletto all'Accademia di Francia, si è spento nella notte fra sabato e domenica all'età di 85 anni. Nato nel 1888 a Pietroburgo dove il padre era consigliere d'ambasciata, Wladimir d'Ormesson ebbe un'infanzia ed una gioventù vagabonda e mondana, accompagnando i genitori da una capitale all'altra. Si voleva destinare alle lettere quando scrisse, nel 1913, la prima rassegna di poesie intitolata Les jets d'eau, seguita a breve scadenza dal romanzo Preface à la vie. Ma nel 1916, dopo essere stato ferito al fronte, fu distaccato presso il ministro della Guerra, Lyautey, ed incominciò ad appassionarsi per la politica. Il 20 maggio 1940, quando la Francia stava per essere invasa dai tedeschi c si temeva l'entrata imminente dell'Italia nella guerra, il presidente del Consiglio francese, Paul Reynaud, lo svegliò alle sette del mattino con una telefonata per dirgli che lo voleva mandare al Vaticano quale ambasciatore. Incominciava in tal modo per Wladimir d'Ormesson, a 52 anni, la seconda carriera. Meno di quattro mesi dopo, nell'ottobre 1940, il governo di Vichy presieduto dal maresciallo Pétain, che aveva chiesto l'armistizio, richiamò Wladimir d'Ormesson in Francia nella zona detta «libera», e lo destituì. Alla liberazione della Francia il generale De Gaulle, di cui era ammiratore, lo nominò ambasciatore in Argentina, enei 1948 il iministro degli Esteri Robert Schumann lo mandò di nuovo al Vaticano, dove rimase otto anni. Ritornato in Francia nel 1956 fu eletto all'Accademia di Francia al posto lasciato vacante dalla morte di Paul Claudel. Loris Mannucci

Persone citate: De Gaulle, Paul Claudel, Paul Reynaud, Robert Schumann, Wladimir D'ormesson