I parlamentari Cee vogliono più potere di Renato Proni

I parlamentari Cee vogliono più potere Oggi si riunisce l'assemblea I parlamentari Cee vogliono più potere (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 17 settembre. I 183 parlamentari dei nove Paesi della Comunità economica europea torneranno a riunirsi domani a Lussemburgo sino al 20 settembre. Il Parlamento europeo ha soltanto poteri consultivi, ma la sua attività acquista sempre più importanza per l'influenza che esso ha sull'opinione pubblica di alcuni Paesi membri. Stavolta il Consiglio dei ministri della Cee sarà rappresentato a Lussemburgo dal ministro danese Norgaard. Il ministro danese per gli Affari esteri Andersen farà a sua volta, giovedì, una dichiarazione sulla cooperazione politica e in particolare sui risultati della recente riunione di Copenaghen. Al Parlamento di Lussemburgo si parlerà anche di grandi temi politici, come le relazioni internazionali. I parlamentari hanno preparato una valanga di interpellanze per il Consiglio dei ministri e per la Commissione europea. Con questo metodo, essi mirano ad influenzare e a controllare, almeno a livello dialettico, le decisioni che spettano ai massimi organi politici comunitari. Per esempio, il deputato conservatore sir Douglas DoddsParker chiederà al Consiglio se esso è pronto a fare una dichiarazione sull'evoluzione dei rapporti tra la Cina e la Comunità. Il suo collega sir Tofton Beamish vorrà sapere a quale punto si sia giunti nell'analisi del problema di creare un segretariato politico e se il Consiglio è già in grado di indicarne i compiti, la composizione e la sede. II deputato democristiano Luigi Noè vuole conoscere se verrà realizzata la proposta della Commissione di creare un centro europeo di ricerca e di sviluppo, che sarebbe inevitabile per evitare lo spreco di fondi. Il francese Pierre Barnard Cousté sollecita la dichiarazione che faccia il punto sulla situazione dei rapporti tra la Cee e il Comecon, viste le dichiarazioni contraddittorie fatte di recente da personalità europee. L'inglese Brewis vuol sapere per conto delle massaie del suo Paese a quanto ammonteranno gli aumenti dei prezzi dei cereali nel prossimo anno. Il deputato socialista olandese Van der Hek, chiederà alla Commissione se condivide il punto di vista del Consiglio di dare una risposta positiva ai Paesi europei dell'Est che, ad eccezione della Romania, chiedono di poter beneficiare dell'offerta fatta dalla Cee nell'ambito del sistema delle preferenze generalizzate in favore dei Paesi in via di sviluppo. Come si vede, la gamma delle interpellanze è molto vasta e con essa il Parlamento vuole fare sentire sempre più la sua voce in attesa che si proceda verso la mèta desiderata da molti dell'elezione diretta dei suoi membri e il conferimento ad essi di maggior potere. Il Parlamento di Lussemburgo è un'istituzione esile che vuol crescere in fretta benché i ministri dei nove Paesi della Cee ne vogliono ancora ritardare lo sviluppo. Renato Proni

Persone citate: Andersen, Beamish, Douglas Doddsparker, Luigi Noè, Pierre Barnard

Luoghi citati: Bruxelles, Cina, Copenaghen, Lussemburgo, Romania