I ladri uccidono un vigile che li sorprende: 2 arresti

I ladri uccidono un vigile che li sorprende: 2 arresti Il fatto è avvenuto all'Aquila I ladri uccidono un vigile che li sorprende: 2 arresti Inutile un intervento chirurgico -1 due giovani catturati erano entrambi noti alla polizia (Dal nostro corrispondente) L'Aquila, 17 settembre. (g.c.) Sorpresi mentre svaligiavano una tabaccheria, alcuni ladri hanno aperto il fuoco contro un vigile, ferendolo a morte. Il vigile è spirato alcune ore dopo, l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto si è rivelato inutile. Due dei ladri sono stati arrestati dai carabinieri, impegnati in una serrata «caccia all'uomo» sulle montagne della Marsica. L'episodio è avvenuto a Trasacco, un grosso centro agricolo in provincia dell'Aquila. Il vigile ucciso, sposato e padre di due bambini, si chiamava Angelantonio Mascetti e aveva 46 anni. I due arrestati sono noti pregiudicati di Avezzano, in libertà provvisoria, più volte arrestati e processati per furti e rapine: Leonardo Di Milzo, 25 anni, e Antonio Ferreri, di 22 anni. Quest'ultimo, alto, biondo e con un volto incorniciato da una barba sottile, quando i carabinieri l'hanno catturato ha gridato: «Sparatemi, uccidetemi, perché non servo a niente». Il Ferreri fu arrestato con le armi in pugno qualche tempo fa, dopo alcuni furti commessi all'Aquila. La sparatoria, che è costata la vita al vigile Mascetti, è av¬ venuta all'alba di ieri. I due arrestati e altre persone non ancora identificate stavano svaligiando la tabaccheria di Alvaro Angelini, a Trasacco, dopo aver rubato un'auto targata Como ad Avezzano. Il vigile ha capito subito che si trattava di ladri e ha intimato l'alt. I ladri hanno impugnato le armi, aprendo il fuoco all'impazzata in direzione del Mascetti, che è caduto colpito al collo e alla gola. Un proiettile calibro 7,65 gli ha leso il cervello. Il corpo del vigile è stato trovato, dopo la fuga dei ladri, da alcuni cacciatori, i quali hanno avvertito i carabinieri. In tutta la Marsica è cominciata alle prime luci dell'alba una gigantesca caccia all'uomo, che ha impegnato carabinieri di Avezzano e dell'Aquila, agli ordini del colonnello Della Porta, e del capitano Mastrofini. Il Di Mizio e il Ferreri sono caduti nelle mani dei carabinieri mentre in un bosco si avvicinavano furtivamente ad un'auto, che avevano preparato per la fuga, in una macchia d'alberi. Presso l'auto si erano appostati i carabinieri armati di mitra. Nella macchia sono state poi rinvenute una pistola calibro 7,65 e una rivoltella calibro 9 adattata per il 7,65.

Persone citate: Alvaro Angelini, Antonio Ferreri, Della Porta, Di Mizio, Ferreri, Leonardo Di Milzo, Mascetti

Luoghi citati: Aquila, Avezzano, Como, L'aquila, Trasacco