Proteste per la scarcerazione dei 2 chirurghi; "Gravi errori"

Proteste per la scarcerazione dei 2 chirurghi; "Gravi errori" Proteste per la scarcerazione dei 2 chirurghi; "Gravi errori" Il "collettivo" del Policlinico (studenti e lavoratori) ha contestato la decisione del magistrato - I medici sono accusati di omicidio colposo (Dalla redazione romana) Roma, 14 settembre. Il «collettivo» del Policlinico, composto da studenti di medicina e da lavoratori ospedalieri, ha contestato vivacemente la decisione presa dal magistrato di concedere la libertà provvisoria ai due chirurghi, Alberto Malizia e Giuseppe Buonaccorsi, accusati di omicidio colposo per avere provocato, durante un intervento chirurgico sulla trachea, la morte della ventiduenne Anna Maria Protasi. In seguito all'arresto del professore e del suo aiuto, i medici ospedalieri avevano protestato prospettando l'ipotesi di non procedere più nei casi d'urgenza. Dopo circa una settimana, ai due chirurghi è stata concessa la libertà provvisoria che ha determinato a sua volta la reazione del «collettivo», secondo il quale il professor Buonaccorsi e il professor Malizia avrebbero commesso errori macroscopici nell'intervento su Anna Maria Protasi. Per gli studenti e gli ospedalieri della sinistra extraparlamentare, i due chirurghi avrebbero scambiato la trachea per la colonna vertebrale con conseguen( ze drammatiche. «Si è portato avanti il tentativo — so- stiene il "collettivo" del Poli- clinico in un comunicato — di fare entrare la cannula tracheale d'argento che ha provocato la lesione del midollo avendo attraversato da parte a parte il corpo vertebrale della settima vertebra cervicale». Soltanto la «fuoriuscita del midollo — sostiene il "collettivo" — faceva rendere conto dell'errore, si fermava il tutto e si riusciva finalmente ad intubare la paziente tenendola in vita anche se completamente paralizzata». I due imputati, in verità, si difendono sostenendo di avere agito secondo le norme classiche della chirurgia e di non avere nulla da rimproverarsi. Il «collettivo» del Policlinico replica che «solo il fatto che si trattasse di una proletaria fa capire la noncuranza con cui ci si è apprestati all'operazione». La donna morta per l'operazione a Roma

Persone citate: Alberto Malizia, Anna Maria, Anna Maria Protasi, Buonaccorsi, Giuseppe Buonaccorsi, Malizia

Luoghi citati: Roma