La dichiarazione di Tokio approvata ieri dai ministri
La dichiarazione di Tokio approvata ieri dai ministri Le trattative commerciali internazionali La dichiarazione di Tokio approvata ieri dai ministri I lavori si sono conclusi nella capitale giapponese con un documento di compromesso tra le tesi Usa e francesi - Ma i commentatori ritengono che il punto di vista di Parigi, per ora, abbia avuto la meglio (Nostro servizio particolare) Tokio, 14 settembre. (Radiocor) I ministri dei Paesi aderenti al Gatt hanno approvato una dichiarazione comune che propone la rimozione degli ostacoli che si frappongono al libero commercio mondiale. Il documento, che pone le basi per le direttive politiche da adottare nel corso dei negoziati che si terranno a Ginevra nei prossimi due anni, è stato approvato al termine della conferenza di tre giorni tenuta nella capitale giapponese. I Paesi aderenti al Gatt vengono invitati ad impegnarsi per conseguire «l'espansione e una sempre maggiore liberalizzazione dell'interscambio mondiale, unitamente al miglioramento del tenore di vita e del benessere di tutta l'umanità». Particolare accento è stato posto sulle condizioni dei Paesi in via di sviluppo: ai delegati, che inizieranno le trattative a Ginevra il 24 ottobre, è stato richiesto di garantire loro maggiori benefici. Scopo delle trattative sarà non soltanto quello di ridurre le barriere doganali sull'esempio di quanto avvenuto in oc¬ casione del Kennedy round, ma anche di rimuovere gli ostacoli non tariffari (contingentamenti, procedure speciali, clausole di salvaguardia, sussidi all'esportazione). E' la prima volta, fanno notare i commentatori della conferenza, che viene espresso un così chiaro appello alla rimozione di queste procedure nel corso di trattative multilaterali. I commentatori affermano che l'accordo sul testo definitivo del documento, che passerà alla storia come la «Dichiarazione di Tokio» è stato raggiunto soltanto ieri, quando i delegati dei Paesi in via di sviluppo hanno conciliato le divergenze esistenti sulla interpretazione di un articolo. La questione era sorta tra i Paesi più arretrati, particolarmente quelli africani, da una parte, e il Brasile e la Colombia dall'altra, che si opponevano ad un paragrafo in base al quale un trattamento del tutto particolare doveva essere riservato alle nazioni più povere. Le due parti si sono accordate per mantenere il testo originale. Negli ambienti della conferenza si sottolinea inoltre come soltanto nel corso dei la- vori siano state appianate le divergenze tra i Paesi della Comunità economica europea, con la Francia in posizione di punta, e gli Stati Uniti. Il contrasto verteva sulla necessità di progressi paralleli, sia in campo commerciale che in quello monetario. La posizione francese sembra avere avuto la meglio, in quanto nella dichiarazione conclusiva è stata inclusa una frase che sollecita sforzi costanti e di uguale intensità per raggiungere entrambi gli obiettivi. Secondo i commentatori, i negoziati entreranno nel vivo dei problemi soltanto agli inizi del 1974.
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