Juve-jeti ma difetta la mira

Juve-jeti ma difetta la mira Concluso a Carrara il lungo rodaggio verso Dresda Juve-jeti ma difetta la mira I bianconeri si sono imposti per 3-0 nell'amichevole (Bettega, Cuccureddu e Causio) - Gioco fluido e buona condizione atletica: il problema è realizzare le palle-gol - Analisi dei reparti - Parere di Valcareggi (Dal nostro inviato speciale) Carrara, 13 settembre. E' finito a Carrara il lungo rodaggio della Juventus verso Dresda. Dopo l'amichevole con la Carrarese (serie D) la Juventus tira le somme, fa il bilancio di circa un mese e mezzo di preparazione. Al di là del risultato (3 a 0) i campioni d'Italia hanno immagazzinato altri novanta minuti di fiato: la condizione atletica della squadra è abbastanza soddisfacente ed anche il gioco sgorga con maggior fluidità. L'unica nota stonata riguarda l'imprecisione degli attaccanti in fase conclusiva: su 28 tiri, tre sono andati a segno (Bettega, Cuccureddu e Causio, più un gol annullato per fuorigioco a Gentile), due sono finiti contro i pali (entrambi ad opera di Anastasi), tre sono stati parati dal portiere avversario e ben 20 sono andati fuori bersaglio. Colpa del caldo, della mancanza di concentrazione dovuta al clima troppo amichevole della partita? Può darsi. Però, la mira dei vari Bettega, Cuccureddu, Causio, Anastasi, Capello, va registrata. Se tutte le palle-gol costruite dalla Juventus fossero andate a segno, oggi ci sarebbe voluto il pallottoliere. Quello con la Carrarese doveva essere soprattutto il collaudo della tattica da adottare mercoledì prossimo a Dresda, ma purtroppo non è servito molto. Vycpalek aveva chiesto a Greco, allenatore dei toscani, di giocare con tre punte, ricalcando quello che sarà presumibilmente lo schema offensivo della Dinamo, ma l'esperimento non è riuscito. E' inverosimile, infatti, che la Juventus a Dresda concluda a rete con tanta frequenza. Inevitabilmente l'iniziativa è stata assunta dai bianconeri, falsando quello che sarà il canovaccio della gara con i campioni della Germania Est. A Dresda la Juventus dovrà erigere una barriera a centrocampo per frenare il movimento dei tedeschi e colpirli di rimessa. A questo proposito, riteniamo che, attraverso il contropiede, i bianconeri possano addirittura affermarsi. Adesso, a meno di una settimana dall'appuntamento in Coppa dei Campioni, facciamo il punto sulle condizioni dei bianconeri. Esaminiamo reparto per reparto alla luce della prova di Carrara. DIFESA — E' tornata alla vecchia formula, con Spinosi terzino e Salvadore libero, anche se sulla fascia sinistra si sono alternati Longobucco e Gentile. Con la squadra sbilanciata in avanti la retroguardia si è trovata qualche volta a mal partito. Zoff è dovuto intervenire su due tiri a sorpresa, brucianti, di Cacciatori II e di Picchi, poi ha salvato la porta con una bella uscita sui piedi di Rolla che aveva saltato come birilli Marchetti, Morini e Salvadore. Longobucco è stato senz'altro il migliore per la tempestività nelle proiezioni offensive e per la rapidità nei recuperi. Nella ripresa Longobucco è rimasto a riposo precauzionale lamentando un piccolo dolore all'alluce sinistro. Gentile ha preso il suo posto ed è piaciuto anche lui: ha segnato un bel gol di testa (giustamente annullato per outsider, ma non è stato molto preciso nei cross. Lineare Morini, anche se lo stopper si è concesso qualche incursione di troppo, mentre Salvadore, impeccabile in certi interventi, non è certo stato autoritario nel chiudere i varchi. La difesa è nel complesso abbastanza ben registrata e certe sbavature possono essere eliminate. Occorreranno una maggiore concentrazione e, soprattutto, una maggiore protezione da parte dei centrocampisti, che a Carrara erano spesso impegnati all'attacco. CENTROCAMPO — Assente Furino (questa pedina vitale del reparto è indisponibile, perché squalificato, a Dresda), nel ruolo di mediano ha giocato Marchetti. Ottima la prova di Marchetti: sicuro, ordinato, tatticamente disciplinato, preciso nei passaggi e nei cross. A Dresda, Marchetti dovrà vedersela con Kreische, fuoriclasse della Sassonia, e la musica sarà certamente diversa da quella suormta da Cacciatori II, ma il difensore bianconero è in grado di assolvere al suo compito. Bravo Cuccureddu nel gioco di appoggio: notevole il suo lavoro, ma assai impre¬ cise le sue conclusioni, anche se nel finale, con due bei tiri, ha finalmente centrato il bersaglio segnando un gol e riscattando quelli falliti. Capello è in crescendo, pur se difetta ancora di ritmo e di continuità, mentre Causio, come al solito, ha alternato spunti brillanti a qualche errore. A Dresda il centrocampo sarà il settore che dovrà sostenere il maggior peso della partita. Riteniamo che possa essere all'altezza della situazione. ATTACCO — / pali hanno negato ad AnastasU non è la prima volta) la soddisfazione del gol. Il centravanti, nelle precedenti partite, era apparso irresistibile, mentre oggi non ha forzato. Anastasi in forma è una garanzia. Altafini, che gli è subentrato a mezz'ora dalla fine della gara, strappando applausi per alcuni «numeri» di alta scuola, non ha però avuto molti palloni utili per puntare a rete. Bettega, invece, è andato spesso vicino al gol, ma senza troppa convinzione e con una frazione di ritardo. In talune occasioni Bettega ha ecceduto nello spunto individuale o in altruismo. Ha segnato comunque un gol (era da Ferragosto che non accadeva) rendendosi pericoloso. Bettega ha bisogno di giocare con maggior scioltezza per ritrovare l'antica fiducia. All'amichevole di Carrara erano presenti Ferruccio Valcareggi, Albino Buticchi e Fred Bongusto. Mentre il commissario tecnico era venuto per sincerarsi circa le condizioni dei bianconeri in predicato di vestire la maglia azzurra contro la Svezia, Buticchi, in vacanza in Versilia, ha voluto presenziare sportivamente a questa uscita bianconera anche per rendersi conto della consistenza di quelli che saranno i maggiori rivali del Milan in campionato. Fred Bongusto, oltre alle canzoni, ama evidentemente il calcio. Questo il commento di Valcareggi: « Sul piano agonisti- co la partita ha detto poco. Era troppo... amichevole, e i bianconeri mi hanno dato l'impressione di cercare con insistenza le finezze ». In serata Valcareggi ha assistito anche a Fiorentina-Bologna mentre domenica andrà a Bergamo per vedere Atalanta-Cagliari e mercoledì sarà naturalmente a Dresda. Vycpalek ha rilevato la mira difettosa dei bianconeri nei tiri: « A Dresda le occasioni saranno poche e bisognerà sfruttatile. Imprecisioni a parte, sono abbastanza soddisfatto. E' stato un buon allenamento, soprattutto per il fiato. Ho visto un ottimo Marchetti. A Dresda giocherà su Kreische. Le aire marcature saranno le seguenti: Morini su Miiller, Spinosi su Sachse e Longobucco su Riedl. Domani pomeriggio, in sede, vedremo il filmato relativo alla partita Dynamo-Sthal-Riesa vinta dai campioni tedeschi per 5 a 2 ». Da segnalare che Morini ha riportato una leggera distorsione al ginocchio destro. Nulla di grave. Lo stopper si allenerà regolarmente sabato, e domenica prenderà parte alla gara « in famiglia » che servirà ai bianconeri a rifinire la preparazione in vista della trasferta nella Germania Est. Bruno Bernardi CARRARESE: Cacciatori I (Raggi dal 46'); Alberti (Carlini dal 75'), Rapino (Venturelll dal 46'); Grassi, Molinarl, Bertolinl; Lazzarini (Diamanti dal 58'), Picchi, Rolla, Cacciatori II, Corucci. JUVENTUS: Zoff; Spinosi, Longobucco (Gentile dal 46'); Marchetti, Morini, Salvadore; Causio, Cuccureddu, Anastasi (Aitarmi dal 58'), Capello, Bettega. Arbitro: Porcelli.