Glenda Jackson passa al comico

Glenda Jackson passa al comico LA "PRIMA,, EUROPEA DEL NUOVO FILM A MILANO Glenda Jackson passa al comico (Dal nostro inviato speciale) Milano, 13 settembre. Che nell'affannata vita d'oggi, tra obblighi famigliari, carichi di lavoro e servitù mondane, sia quanto mai difficile condurre come si deve un'avventura extraconiugale, in modo ch'essa fluisca tranquillamente fino allo sbocco della sazietà reciproca, è di quegli assunti che non occorre spolverare tanto sono noti. Ma non siamo venuti a Milano soltanto per assistere, con un eiorno di vantaggio sui torinesi, alla prima «continentale» del panavision inglese «Un tocco di classe», un'altra reviviscenza commerciale, per altro divertente e pulitamente spiritosa, della «commedia americana» degli Anni Trenta, affidata a due volponi quali il regista e produttore Melvin Frank e lo sceneggiatore Jack Rose; ma soprattutto per vedere tra i primi l'annunciato rivolgimento dell'attrice Glenda Jackson da «drammatica» a «brillante», quasi una sua incoronazione a erede di Shirley MacLàine. Gli scatti brucianti che hanno portato questa attrice alla fama più vasta, sono nella mente di tutti: «Donne in amore» e «L'altra faccia dell'amore» di Ken Russell, «Domenica maledetta domenica» di John Schlesinger, «Triplo eco» di Michael Apted (per tacere dello sceneggiato televisivo sulla grande Elisabetta, che l'ha introdotta in tutte le case): tutti improntati d'una fiera drammaticità. Ora quel rivolgimento è da intendere in senso molto approssimativo: la brillantezza della nuova Glenda è di un'acqua piuttosto scura, traente al ruvido o addirittura all'aspro, così come la sua bellezza non cessa di consistere in una corrugata espressività cui basta un nulla perché metta fuori la grinta. Votata al grave, ella non sarà mai, salvo possibili soprusi di produzione, una buffoneria. Fatto è che rimanendo fedele a se stessa, Glenda tonifica l'intero film, dando al personaggio della divorziata Vicki il piglio d'una donna spregiudicata quanto intelligente che prende nota della saltuaria comicità della vita senza parteciparla intimamente, e dando al tempo stesso al film, così zeppo d'antiquati incidenti, lei sola, la nota della modernità. Con le stesse agili dita che avevano mosso Bob Hope e Danny Kaye, il regista le ha confezionato una parte agrodolce che le torna a pennello. A Londra Vicki e Steve, un americano sportivo e fanciullone, con moglie, prole e cane, si conoscono, si piacciono e risolvono di passare una settimana a Malaga. Lasciando degl'imbrogli famigliari dell'ultimo momento, e di un compagno di viaggio rompiscatole, l'esperienza gira male; e alla prima notte d'amore, Steve, che si vanta americanamente del suo «tocco» con le donne, si busca un crampo che lo rende inefficiente. Si fa spazio per burrascose leticate di tenore an glo-americano, ma sorrette da un dialogo spiritoso. Fatta pace, i due continuano la relazione in un equivoco quartierino di Soho, la continuano a scappa e fuggi, per ore e minuti contati. Non si accenna a esaurimenti fisici, ma quel povero Steve che deve badare a tante cose in una volta, ci è avviato. Giova, come avete capito, troncarla; e il di stacco ha il tono straziante e irreparabile che aveva in «Breve incontro», il famoso film a proposito visualizzato dal regista in una delle tante satirette a incastro (un'altra è dedicata a una «seicento» a nolo, difettosa nella frizione). Col suo visino di calmucca (perché a vederlo dal vivo è proprio un visino) e la zazzera di paggio e il vestiario alla moda londinese, la Jackson asciuga e torrefa un epilogo così pericolosamente lagrimoso. E il merito del regista è d'averla lasciata fare, oltreché di aver dilungato piacevolmente uno di quei soggetti che si possono sbrigare in poche battute, con le divagazioni (anche turistiche), gli espedienti, i «gag» e ogni altro trucco ritardante d'una commedia commerciale di buon gusto. George Segai un po' sopra le righe, è un partner amenissimo; e ricordati i caratteristi di contorno, le gradevoli canzoni di George Barrie e Sammy Cahn e le godibili immagini di Londra, si sarà detto tutto. Allo scavo di secondi pensieri, si porge soltanto il nuovo bel ritratto di donna che la Jackson ha aggiunto alla sua galleria. Leo Pestelli L'attrice, premio Oscar per il drammatico "Donne in amore", nota al pubblico televisivo per "Elisabetta d'Inghilterra", esordisce in un ruolo brillante con "Un tocco di classe" - Rimanendo fedele a se stessa, dà un tono alla pellicola, ispirata a una commedia commerciale

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