Uccide la moglie e il figlio addormentati poi si spara: temeva un male incurabile di Franco Marchiaro

Uccide la moglie e il figlio addormentati poi si spara: temeva un male incurabile Il delitto suicidio ieri mattina a Serravalle Scrivia Uccide la moglie e il figlio addormentati poi si spara: temeva un male incurabile E' un autista di 49 anni: trovato ferito sulla soglia di casa è morto in ospedale - Spesso diceva: "Sono stanco, finito, non potrò più lavorare" - I corpi delle due vittime trovati più tardi da una ragazza, amica di famiglia, entrata nell'alloggio - Il giovane 16 anni, la donna 49 (Dal nostro inviato speciale) Serravalle Scrivia, 12 sett. Un autista ha ucciso stamane, a rivoltellate, la moglie e il figlio, poi si è tolto la vita. E' accaduto in località Ponte, un gruppo di case a qualche chilometro da Serravalle Scrivia, lungo la statale per Tortona, in un modesto alloggio di via Pieve 2. L'omicida-suicida aveva 49 anni, si chiamava Virgilio Gualco, molto noto nella zona per la sua attività extra lavorativa di guardia venatoria volontaria. Le vittime sono la moglie, Catterina Ruggero, 49 anni, e il figlio, Luciano, studente sedicenne. Un altro figlio Gianfranco, 23 anni, era fuori casa, a Vercelli, dove lavora presso l'Enel: probabilmente se il giovane fosse stato presente, sarebbe stato ucciso anche lui. Si ignora a che ora sia maturata la tragedia. Nessuno ha udito i colpi di rivoltella, anche per il rumore degli automezzi lungo la statale, che corre a pochi metri dalla casa. Soltanto dopo che il Gualco è stato rinvenuto agonizzante sull'uscio di casa, è stato scoperto quanto era avvenuto. In un primo tempo si pensava al solo suicidio dell'autista. Quando già l'omicida-suicida era stato trasportato all'ospedale di Serravalle, dove è giunto cadavere, si è scoperta la strage. Erano le 9 di stamane quando l'agricoltore Nini Semino, che abita poco distante dai Gualco, ha scoperto l'autista a terra dinanzi alla soglia di casa. «Virgilio deve essersi sentito male», si è detto l'agricoltore. Quindi si è avvicinato all'uomo. Si è allora reso conto che era in una pozza di sangue; accanto era una ri- i voltella. Il Semino, senza nep- i pure entrare in casa dei Guai- ; co, è corso alla trattoria «Del i Ponte», da dove sono stati av-1 vertiti telefonicamente i cara- j binieri di Serravalle Scrivia. j irà solo in casa — hanno I detto alcuni vicini — non sap- ! piamo cosa possa essergli ac- ! caduto. La moglie e il figlio dovrebbero essere a Cassano Spinola» (comune distante non più di due chilometri). I carabinieri, dopo aver dato uno sguardo alla prima stanza dell'alloggio, quella da pranzo, dove tutto era in or| dine, hanno mandato a cerca- re i parenti del Gualco. Intan to, informata di quanto acca duto dalla Croce Rossa, dove presta servizio, giungeva la si gnorina Maria Antonietta Mo linari, di 23 anni, figlia del medico di Serravalle. La gio vane, che conosce molto bene la famiglia, chiedeva di poter pulire il sangue rimasto sul- l'ingresso e per bagnare alcu ni strofinacci entrava nell'alloggio dirigendosi verso il bagno. Notava così che nella sua stanza, apparentemente addormentato nel letto, era il figlio minore del Gualco, Luciano. La signorina informava immediatamente i carabinieri che la seguivano nella stanza, scoprendo così che il giovane era stato colpito al capo da un colpo di rivoltella ed era agonizzante. Qualcuno entrava poi nella stanza dei coniugi rinvenendo, ai piedi del letto, a sua volta ferita e moribonda, Catterina Ruggero. Madre e figlio venivano trasportati in ospedale. Il dottor Molinari però non poteva che constatarne la morte. Accompagnato dal magg. Musti, comandante il gruppo di Alessandria, e dagli uomini del nucleo investigativo, giungevano il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Parola, e il medico legale dottor Pollarolo. Gli accertamenti permettevano di ricostruire la tragedia. Virgilio Gualco stamane, dopo essersi alzato, deve aver deciso con fredda premeditazione la morte sua e dei familiari. Caricata una rivoltella automatica calibro 22, ha raggiunto la stanza da letto del figlio Luciano, sorprendendo il ragazzo nel sonno: appoggiata la canna alla tempia destra, ha esploso un colpo che, attraversato il cranio, è fuoruscito dal parietale sinistro conficcandosi nel cuscino. Quasi certamente il giovane deve essere passato dal sonno alla morte. La detonazione ha svegliato Catterina Ruggero che, balzata dal letto, deve aver cercato di raggiungere la stanza del figlio. Di fronte si è però trovata il marito con l'arma in pugno; mentre la donna, con istintivo gesto di difesa, alzava la mano sinistra, Virgilio Gualco ha sparato due colpi: il primo proiettile, attraversata la mano alzata, si è conficcato nella clavicola destra della donna, l'altro l'ha raggiunta al capo provocando una ferita mortale. L'assassino allora, ormai deciso a farla finita, ha raggiunto la stanza da pranzo, si è affacciato sulla porta che immette nel cortile — la casa è costituita dal solo pian terreno — quindi si è sparato un colpo in bocca cadendo attraverso la soglia, dove è stato poi rinvenuto dal Semino. Perché Virgilio Gualco ha ucciso e si è ucciso? I rappor ti tra i familiari erano ottimi Unica spiegazione è un'im provvisa crisi depressiva conseguenza della convinzione di soffrire di un male incurabi le, benché la realtà fosse diversa. L'autista — lavorava presso la società Itinera, che ha sede a poche decine di metri dal luogo della tragedia — era in cassa mutua dal 22 agosto. Il medico curante gli aveva diagnosticato un'ernia inguinale. Malgrado le conferme venute da analisi e radiografie, il Gualco era convinto che la natura del suo male fosse ben più grave. «Sono stanco, esaurito — era stato udito lamentarsi —; non posso più lavorare. Per me è la fine». Franco Marchiaro

Luoghi citati: Cassano Spinola, Serravalle, Serravalle Scrivia, Vercelli