Che dicono governi e giornali esteri

Che dicono governi e giornali esteri Che dicono governi e giornali esteri - LONBONN: WASHINGTON: riserbo delle autorità, la Casa Bianca precisa che non vi sono state interferenze nel "golpe DRA: il Foreign Office non riconoscerà il nuovo regime fino a quando la situazione non sia tornata normale Brandt parla di "guerra civile", manifestazioni nelle città tedesche - PARIGI: Mitterrand dice che Allende gli parlò dell'intenzione di togliersi la vita in caso di rovesciamento ■ MOSCA: la "Tass" non crede alla versione del suicidio (Dal nostro corrispondente) \ Washington, 12 settembre, j . . Cf„»„ «Ogni colpo di Stato nuli- tare e una tragedia, ovunque [ avvenga, perché è una scon-1 fitta per la civiltà politica », scrìve stamane l'editoriale del New York Times, ma il Dipartimento di Stato e il mondo del big business, dei gran di interessi economici, americano non sembrano condì- ] videre appieno l'accorato giudizio del giornale. Senza che alcun commento ufficiale sia stato diffuso, a Washington si mette in rilievo che l'eser cito è, fra tutte le parti in causa nella tragedia cilena, quella più incina agli Stati Uniti: da quando Allende prese il potere, tutti gli aiuti in danaro e in natura provenienti dagli Stati Uniti (7 miliardi di lire nei primi 6 mesi del '73) erano diretti ai militari, anziché al governo di Santiago. Questo per « dare un segno tangibile dell'interesse americano per il popolo cileno e il mantenimento di amichevoli relazioni fra l'esercito degli Stati Uniti e l'esercito del Cile » (risposta del portavoce del Pentagono alla Commissione esteri del Senato, marzo 1973). Pur avendo gli Stati Uniti una « lunga tradizione di interferenze negli affari interni cileni » (Washington Post) e ben poca simpatia per l'esperimento marxista di Allende, nessun giornale o fonte vici na aa ambienti ostili all'ani- ministrazione Nixon formula , , tesi di una lun. que ingerenza americana nel colpo di Stato di ieri. Anche perché, come ha osservato con cinico realismo un fun- zionario del Dipartimento di Stato, « non c'era bisogno di alcun intervento esterno per far precipitare la crisi ». Sul sospetto che la lunga mano della Cia, il servizio segreto americano, sia arrivata a Santiago non esiste finora alcun elemento concreto. Tranne uno, forse: da alcune settimane, a livello dei più alti funzionari e uomini di governo, circolava un rapporto della Cia con la descrizione dettagliata di quanto sarebbe accaduto « prossimamente » in Cile. Compito della « Central Intelligence Agency » è naturalmente informare e prevedere, quindi il rapporto potrebbe semplicemente essere m'azzeccata e non difficile previsione. Tuttavia, il dubbio che esso sia una sorta di « sceneggiatura », di falsariga del « golpe », si è insinuato rapi- damente. La spiegazione me- no romanzesca e tuttavia I quella fo. .lita da un funzio nario del Dipartimento di Stato che ha detto: « Certamente, l'esercito cileno aveva messo al corrente la Cia dei suoi progetti ». Le voci di una partecipa- zione della Cia al colpo di Stato militare si sono fatte talmente insistenti da indurre la Casa Bianca ad interrompere per pochi minuti il suo silenzio ufficiale: il portavoce Warren ha informato i giornalisti che il Presidente lo aveva incaricato di smentire categoricamente ogni responsabilità dei servizi segreti americani nel colpo di Stato cileno. Subito dopo, Warren ha aggiunto che il presidente Nixon segue costantemente le notizie provenienti dal Cile, ma non ha alcun commento da fare. Parlano invece apertamente i portavoce dei grandi gruppi indu3triali che avevano subito la politica di Allende, le sue nazionalizzazioni. Tutti affermano che « se la situazione politica cilena subirà i mutamenti prevedibili », gli investimenti americani in quel Paese riprenderanno vigorosamente. Un'idea delle conseguenze della politica di Allende per i grandi gruppi privati può venire da questa cifra: nel '69, prima dell'avvento della coalizione marxista I a Santiago, il valore degli in ] vestimenti Usa in Cile era di ' 750 milioni di dollari (459 miliardi di lire circa), oggi è crollato a 70 milioni (42 miliardi circa). Un portavoce dell'Ut, l'impero americano delle telecomunicazioni che fu protagonista anche di un tentativo per impedire l'elezione di Allende, ha detto stamane che « la società sta osservando con estremo interesse quanto accade in Cile e valutando la possibilità di riprendere i i suoi investimenti in quel Paese ». Dichiarazioni simili vengono dagli uffici stampa della Ford, della Anaconda Company (miniere), dalla Du Pont de Nemours (chimica) e Dow Chemical. Tutte queste società stavano trattando con Allende l'entità dei risarcimenti per la nazionalizzazione dei loro impianti. E' impressione generale che queste grandi società stiano aspettando con ansia il momento in cui potranno riprendere la loro attività in Cile. Ciò non dovrebbe comunque avvenire prima del riconoscimento ufficiale del nuovo governo di Santiago. Vittorio Zucconi Londra, 12 settembre, (g. s.) I tragici fatti in Cile hanno suscitato decise reazioni da parte di organizzazioni politiche e sindacali britanniche, c'è stata una precisa presa di posizione del Foreign Office, un portavoce ha questa sera escluso il riconoscimento del nuovo regime da parte del governo britannico, fino a quando la situazione politica cilena non sia tornata normale. Bonn, 12 settembre. ft.s.) «Con profondo sgomento — è detto in un comunicato ufficiale — il governo federale ha appreso che il go- verno costituzionale in Cile è smo rovesciato da un 'putsch' militare ». Il cancelliere Wil- ly Brandt, che ha tenuto oggi una conferenza stampa, ha espresso la speranza che « il Cile ritrovi quanto prima la via di condizioni pacifiche e democratiche ». Brandt perali tro non si fa illusioni, è preoccupato che il cruento fallimento dell'« esperimento Allende » possa sfociare in una situazione « più o meno simile a una guerra civile ». Violente sono state le reazioni di associazioni giovanili di sinistra. Esse accusano apertamente di complotto i capitalisti occidentali, le grandi aziende multinazionali, comprese quelle della Germania federale. Nel pomeriggio in diverse città, tra cui Amburgo, Francoforte, Dortmund, Colonia, Essen, centinaia di giovani con bandiere rosse sono sfilati per le strade protestando contro « i militaristi e i capitalisti ». Parigi, 12 settembre. (1. m.) La fine tragica del presidente Salvador Allende è sentita a Parigi soprattutto negli ambienti di sinistra — i quali ne rendono responsabili « gli imperialisti ameri- cani ». / partiti di sinistra hanno indetto stasera un comizio sul Campo di Marte dove la folla è affluita in massa. \ Francois Mitterrand, primo segretario del partito sociali sta. dopo aver ricordato che Allende. incontrato mesi or j son°. oh aveva detto .1 inten > 2ione di togliersi la vita se fosse stato rovesciato, ha reso oggi, in una conferenza stampa, un caloroso omaggio al presidente cileno. Dopo aver accennato ngli avvenimenti che hanno portato al « putsch » militare di ieri, ha dichiarato: « Una esperianza socialista è possibile, ma sappiamo che il capitalismo e la destra non l'accetteranno | mai ». Mosca, 12 settembre. (r. s.) L'Unione Sovietica ha manifestato oggi scetticismo in merito alle circostanze della morte del presidente Allende nel colpo di Stato avvenuto in Cile. Fino a questo pomerìggio nessun commento si è avuto ad alto livello, ma un dispaccio della Tass da New York ! riferisce che « il governo popolare legittimo è caduto sotto l'azione dei militari » « Secondo alcune notizie — afferma la Tass — il presidente Allende si sarebbe suicidato». La Tass, citando dispacci di altre agenzie, segnala numerosi arresti fra i comunisti ! ed i socialisti cileni.