Orientamenti per comprare una deriva

Orientamenti per comprare una deriva VELA - Il nostro esperto risponde ai lettori Orientamenti per comprare una deriva Il signor Gianfranco B., di Milano, vorrebbe « qualche orientamento per l'acquisto di una deriva tipo F.J., 470, strale o simili». Rispondiamo: il Flying Iunior, o F. J., è meno impegnativo, non ha trapezio, può costare relativamente poco (250 mila lire usato, in plastica) ed è utilissimo per farsi le ossa. Essendo molto diffuso, ha un mercato piuttosto facile. Rivolgersi ai cantieri che producono F.J. di plastica (Aipa, Sipla ed altri), ai circoli velici. Il «470», diffusissimo in Francia, è molto adatto all'iniziazione di equipaggi che dalla vela tranquilla intendono passare a quella acrobatica senza posse¬ dere una tecnica raffinata. Ha il trapezio. Se ne trovano, di occasione, a prezzi variabili fra le 350 e le 700 mila lire (diversità dovute all'anno di costruzione, allo stato, alle vele). Lo « Strale » è leggermente più grande (m. 4,90 di lunghezza contro 4,70), ha quasi un metro quadrato di vela in più, è molto avanzato tecnicamente e piuttosto impegnativo. Attualmente può essere considerato il più veloce scafo a deriva di tipo intermedio. Se ne trovano in differenti versioni: tutta plastica (Bianchi e Cecchi, Multimare, La Prairie), tutto legno (Santarelli), plastica e legno (Bianchi e Cecchi). Gli alberi sono generalmente di Proctor, ma ora sono disponibili anche quelli di Elvstrom (Bianchi e Cecchi lo monta sui suoi perfetti scafi da regata con un supplemento contenuto). I prezzi delle « occasioni » variano da 400 a 800 mila lire. ★ ★ « £' vero che le vele straniere sono migliori e costano meno di quelle italiane? » domanda il signor Francesco G., di Roma. Possiamo rispondere col rifiuto di un giudizio generale. In Italia abbiamo ottimi velai, da Salata a Lami, da Santarelli n Chiozza, da Parovel a Montuori. E faccio soltanto i primi esempi che ho sottomano. Però si sa quanto contino le mo¬ de. I nostri velai non sono riusciti a farsi protagonisti (difetto di pubblicità, poco curati i rapporti con 1 clienti) ed oggi si sente dire che per vincere le regate ci vogliono vele straniere. « Quest'anno vele di North », oppure « albero e vele di Elvstrom ». Suggerirei di non correre dietro le mode effimere, e di scegliere anche in base ai costi, a parità di tessuti e di lavorazione. Per imbarcazioni da regatacrociera le vele di Lami hanno un prestigio indiscusso, rafforzato da molte vittorie e da un certo estro artigianale. Direi che le vele Hood sono straordinarie soprattutto per l'eccezionalità dei tessuti. Costano meno del¬ le vele prodotte da altre velerie europee di media classe (Hood ha stabilimenti anche in Gran Bretagna, ma la Casa madre è negli Stati Uniti). Per le « derive » in qualche caso i prezzi dei celebri velai stranieri con struttura industriale possono essere inferiori ai nostri. Faccio l'esempio di uno spinnaker di Elvstrom per F. D.: 65 mila lire contro le 92 di un altro velaio straniero e le 80 mila di un buon velaio italiano. Randa e fiocco per uno « Strale »: Elvstrom 94.000, North 132.000, un buon velaio italiano 95.000 lire. Spinnaker: Elvstrom 48 mila, North 66.500, italiano 55.000. m. f.

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Italia, Milano, Roma, Stati Uniti