Inviata una severa lettera al Papa Perché non dice nulla sul dissenso? di Loris Mannucci

Inviata una severa lettera al Papa Perché non dice nulla sul dissenso? "II Santo Padre ha sostituito la carità con la diplomazia" Inviata una severa lettera al Papa Perché non dice nulla sul dissenso? Un religioso francese deplora il silenzio del Vaticano sulle persecuzioni in Urss (Dal nostro corrispondente) Parigi, 10 settembre. Il silenzio del Vaticano sulle persecuzioni nell'Unione Sovietica viene deplorato da un'importante ala del clero francese della quale si fa portavoce oggi padre Bruckberger, un domenicano che partecipò alla Resistenza. In una «Lettera al Papa» pubblicata sul settimanale Le Point egli s* riferisce alle dichiarazioni di Solgenitsin e dice: «Questo signore parla come un Papa, o per lo meno come un Papa dovrebbe parlare. Ma voi, santissimo Padre, cosa dite? Cosa avete intenzione di dire, non fra dieci anni, ma adesso? E non mormorando nel segreto delle cancellerie, ma proclamandolo altamente? Lascerete senza eco non soltonto la voce del più grande scrittore russo in vita, ma i gemiti innumerevoli di milioni di cristiani ipocritamente perseguitati dietro la cortina di ferro? Aspettiamo... oso dirlo; coloro che hanno vissuto l'esperienza della nostra generazione sono stanchi di aspettare, perché si domandano se dal Papa ci sia ancora qualche cosa da aspettare». Il noto domenicano ricorda che il Vaticano tacque all'epoca della guerra di Spagna, all'epoca di Mussolini, a quella di Hitler, e prosegue: «Se state attento alle voci dell'attuale mondo, santissimo Padre, apprenderete senza difficoltà quel che si pensa del Papa: che è un personaggio arcaico il quale, una volta per sempre, ha sostituito la carità con la diplomazia ». Padre Bruckberger afferma che dalla morte di Pio XI, «il quale sapeva parlare ad alta voce», tutti i Papi si sono rinchiusi nel silenzio, e .osserva: «Ai suoi inizi la Chiesa fu comandata da uomini che hanno saputo morire perché avevano il coraggio di parlare. Da troppo tempo un Papa non è morto martire, mentre il martirio rinforzerebbe la serietà della funzione. Le occasioni non sono mancate. Se Pio XII avesse parlato per condannare quel che doveva esserlo, è probabile che avrebbe finito la sua vita in un campo di concentramento... E ora perché non prendete pubblicamente la difesa dei "credenti" perseguitati in Russia, dei familiari della no stra fede ("Domesticos fidei") di cui parla il vostro patrono San Paolo?». Dopo aver ricordato di nuovo i silenzi della Chiesa a proposito di Franco e di Hitler, il padre domenicano scrive: «Oggi è lo stesso per i cristiani di oltre cortina. Si sa bellissimo quel che vi accade: ma non bisogna dirlo. Perché? Per evitare il peggio? Ma il peggio non è forse già accaduto? Dopo i campi di concentramento nazisti e russi, dopo i forni crematori, dopo gl'internamenti negli asili psichiatrici di gente che non la pensa come il governo, cos'è che in Vaticano si considera il peggio? Pietro, il primo Papa, negoziò forse con Nerone, anche per interposta persona, quando i primi cristiani affrontavano i leoni nelle arene?». La sostanza di questo violentissimo attacco al Papa, il padre domenicano Bruckberger l'ha ripetuta con un'intervista alla radio. Loris Mannucci

Persone citate: Hitler, Mussolini, Nerone, Papi, Pio Xi, Pio Xii

Luoghi citati: Parigi, Russia, San Paolo, Spagna, Unione Sovietica, Urss