MI fisica per un primato (carne Arese e Merckx) di Vittorio Wyss

MI fisica per un primato (carne Arese e Merckx) Così un medico Sj ortivo spiega l'impresa dell'azzurra MI fisica per un primato (carne Arese e Merckx) E' un problema di respirazione - Occorrono apparati ad altissimo livello di efficienza Per impiegare 8'52" 97 a percorrere a nuoto 800 metri occorre possedere (soprattutto da parte di una donna) tutte assieme tante doti che ad oggi in tutto il mondo c'è solo Novella Calligaris ad esserci riuscita. Domani, o chissà quando, lei stessa o forse un'altra così straordinaria-1 mente dotata, impiegherà qualche decimo di secondo in meno: un fisico, una taglia ancor più - di misura?. In pratica le misure corporee non hanno importanza determinante: utili gli arti lunghi rispetto al tronco e, in questo, una netta prevalenza del torace sull'addome. Comprensibile: ampi polmoni che riducono il peso specifico del corpo in toto, molto espansibili, con una capacità elevatissima di inspirare molto, molto velocemente. Ouesto è un fatto di grande importanza: il tempo inspiratorio disponibile è minimo, la necessità di ossigeno elevatissima. Occor¬ re che l'inspirazione avvenga in maniera estremamente rapida, cioè che la forza di aspirazione dell'aria sia tale che questa penetri ad alta velocità (6-8 metri al secondo) e poi si diffonda rapidissimamente lungo tutto l'albero bronchiale. Direi ancora, ricordando quell'incredibile mulinare di braccia nel vortice dell'acqua di domenica sera, inspirando in tempo assolutamente esatto (centesimi di secondo?) sì che nessuna goccia venga aspirata. E' una buona muscolatura generale. Buona nel senso di più sviluppata di quanto comunemente reperibile, ma non eccessiva da « lanclatrlce ». Questa non solo non servirebbe, ma sarebbe un peso Inutile compromettendo la galleggiabilità e forse anche — per un eccesso di viscosità interna delle fibre muscolari tra loro — causa di rallentamento. Muscolatura buona da Imprimere tanfata forza quanta necessaria alla bracciata, che se poi la singo¬ la bracciata non è estremamente potente non importa neppure molto purché le subentri immediata, a tempo, la bracciata successiva. Il problema fisiologico è qui: nella successione delle bracciate. E sotto due aspetti. Uno quello solito, valido per qualsiasi forma di attività muscolare che duri oltre il minuto: la capacità di rifornimento di ossigeno al muscoli. Solamente con capacità molto elevate (litri 3,8-4 al minuto sono I valori massimi di consumo di ossigeno riscontrati in atletesse) è possibile mantenere quell'Intensità di sforzo. E' la dote di Arese e di Merckx, dote che presume una catena di apparati ad altissimo livello di efficienza: respiratorio, cardiocircolatorio, emativo. Ma mentre Arese non può far altro che far succedere un passo ad un altro sesecondo uno schema motore abbastanza facile ad essere sistematicamente riprodotto molte volte di seguito e Merckx è addirittura obbligato da un mezzo meccanico a ripetere sempre lo stesso movimento secondo un disegno fatalmente sempre eguale, il nuotatore è libero nel suo gesto. Il nuotatore non ha schemi da ricalcare se non quelli che ha appreso e che la sua corteccia cerebrale ha registrato con una catena estremamente complessa di automatismi e di regolazioni che non comprendono solo le braccia (abbastanza facili da comandare) ma gli arti inferiori e (estremamente più difficile) il tronco. Il nuoto è coordinazione. Un nuotatore Inesperto spende 12-14 calorie al minuto, anziché 7-7,5 del nuotatore capace, a percorrere alla stessa velocità (30 metri al minuto) lo stesso tratto di acqua. Ora la coordinazione non è questione muscolare: il muscolo è solo l'esecutore inconscio di un comando dei centri nervosi più elevati. La coordinazione, l'armonia, il sincronismo nel tempo e nello spazio dell'orchestra muscolare dipendono dal cervello e dai centri sottostanti (vie extra piramidali, cervelletto, midollo spinaie). Un nuotatore eccelso deve possedere una base innata queste doti di facilitazione del passaggio degli impulsi nervosi, di esclusione di inibizioni ritardanti. L'esercizio, l'allenamento le potranno solo migliorare nel senso che l'impuso nervoso troverà vie sempre più facili, più aperte, più precise a che i muscoli intervengano in modo sempre più adeguato. Chi ha doti nervose superiori cosi elevate di solito è anche capace nel campo del pensiero: è vivace, aperto, intelligente, estroverso, ricco di affetti. E altrimenti come potrebbe sopportare la pena, la fatica di tante ore di allenamento se nascosto nell'acqua della piscina non sapesse intravedere un ideale lontano e difficile? Prof. Vittorio Wyss Direttore del Ccniro di Medicina spartiva di Torino

Persone citate: Merckx, Novella Calligaris

Luoghi citati: Arese, Torino