E' un operaio di Genova l'uomo ucciso dal treno

E' un operaio di Genova l'uomo ucciso dal treno Trovato sulla massicciata ferroviaria E' un operaio di Genova l'uomo ucciso dal treno (Dal nostro corrispondente) Genova, 10 settembre. (p. I.) Il «morto misterioso» scoperto ieri mattina sulla massicciata della ferrovia Torino-Genova, all'altezza di Mignanego, con il cranio fondato ha un nome: si tratta del carpentiere Antonio Barbieri, 40 anni, di Pizzo Calabro, abitante a Genova in via Calda 4. Era sposato e aveva due figli. Il corpo è stato scorto ieri mattina alle 10,20 dal macchinista d'un convoglio merci diretto a Genova e proveniente da Torino nei pressi della galleria del Cesino, a Mignanego, a pochi chilometri da Genova. Il corpo non presentava ferite, eccetto la frattura del cranio. Le ipotesi più probabili, per il momento, sono due: o s'è trattato d'una disgrazia oppure Barbieri s'è tolto la vita. Ma non si riesce a capire esattamente «come» l'uomo sia morto. Barbieri era partito in treno domenica mattina poco prima delle sei con la moglie, i figli e un nipotino per recarsi a Torino, dove intendeva visitare alcuni parenti. La famiglia era partita dalla Stazione Principe e s'era sistemata in uno scompartimento. L'uomo, pochi minuti dopo la partenza, s'è assentato per andare alla toilette. La moglie non l'ha più visto. Dopo una mezz'ora la donna, impensierita, ha mandato la figlia maggiore a cercare il padre, senza risultato. Preoccupata la donna ha denunciato la scomparsa del marito alla polizia ferroviaria di Asti. In tarda serata, la denuncia della scomparsa è giunta alla polizia genovese che stava ancora indagando per identificare il morto sconosciuto. La signora Barbieri, convocata all'obitorio, ha riconosciuto il corpo del marito.

Persone citate: Antonio Barbieri, Barbieri, Calabro, Stazione Principe