Una delegazione comunale rende onore alla gloriosa Stalingrado, "città eroe,,

Una delegazione comunale rende onore alla gloriosa Stalingrado, "città eroe,, Una delegazione comunale rende onore alla gloriosa Stalingrado, "città eroe,, Ora si chiama Volgograd, è gemellata con Torino - Gli amministratori hanno discusso sui problemi più importanti, hanno reso omaggio ai Caduti della libertà e firmato un protocollo per scambi culturali E' rientrata dall'Unione Sovietica la delegazione comunale guidata dall'assessore Valente e composta da 14 consiglieri e assessori dei vari partiti: Aceto, Fantino, Montanaro, Vinciguerra (de); Giovanna Marciante, Biffi Gentilli (prl); Alabiso e Lodi (psdi); Carli e Salerno (psi); Giulio, Guasso. Novelli, Vindigni (pei); Bedendo (msi). La delegazione, dopo una sosta a Mosca per visitare il Cremlino e i luoghi storici più importanti della capitale, su un Tupolev 134 ha raggiunto Volgograd (Stalingrado) gemellata con Torino e con altre nove città del mondo tra cui Coventry, Ostrava e Hiroshima. Il primo incontro ufficiale si è svolto nella sede di rappresentanza del Soviet della città (municipio) dove 11 presidente del Comitato esecutivo (cioè il sindaco) Ivan Mikhailovic Korolev ha accolto gli amministratori torinesi con grande cordialità e con una punta di rimprovero. « Sono molti anni che vi aspettiamo — ha detto — siamo lieti che siate così numerosi e che siate l'espressione di tutte o quasi le tendenze politiche. Potrete meglio rendervi conto di questa nostra città che è tutta nuova, perché è sorta dal cumulo di macerie in cui nell'inverno '42-'43 il più grande combattimento dell'ultima guerra l'aveva trasformata. Qui, con le spalle alla Volga e gli hitleriani di Von Paulus di fronte, i soldati sovietict e la popolazione di Stalingrado hanno difeso per duecen- to giorni non soltanto la città, ma tutta l'Unione Sovietica ». Un milione e mezzo di caduti dalle due parti, 330 mila tedeschi, prigionieri nella « sacca ». Il dott. Valente consegnando a Korolev la lettera del sindaco Secreto ha detto tra l'altro: « Stalingrado è " Città Eroe " dell'Unione Sovietica; Torino è medaglia d'oro delta Resistenza. Trent'annl fa noi iniziavamo la battaglia del¬ la libertà; molti in questo mese di settembre, salivano in montagna — e cantavano anche le vostre ronzoni — per combattere il fascismo e scendere poi al piano nel '45 a inaugurare un periodo di pace che mi auguro lungo e duraturo. La nostra presenza qui in questi giorni, significa l'omaggio dei nostri partigiani agli eroi di Stalingrado, che trent'anni fa combatterono e dettero le loro vita per la libertà del mondo ». La maniera migliore per cementare l'amicizia è conoscersi. Ambedue sii oratori hanno convenuto su questo punto. La delegazione ha impiegato i quattro giorni del suo soggiorno nell'affascinante Volgograd per « conoscere » i suoi problemi: di edilizia, di verde, di trasporti, di scuola, di ecologia, di crescita industriale. Alla fine, Korolev a nome di Volgograd e Valente a nome di Torino hanno firmato un protocollo in cui le due città gemelle s'impegnano a intensificare gli scambi culturali e turistici. Nel corso del soggiorno, la delegazione torinese ha deposto una corona all'obelisco che sorge nella piazza Pavschic Borzov all'inizio del grande viale degli Eroi, e sovrasta l'ossario dei caduti. In seguito ha reso omaggio alla sconvolgente Mamaiev Kurgan, la verde collina che domina Stalingrado e che per due mesi tu al centro degli scontri più sanguinosi. Alla fine della battaglia vittoriosa, per ogni metro quadrato di terra si trovarono da 600 a 1200 schegge di granata e di obici. Sulla collina fiancheggiata da sculture e da scritte che riproducono i messaggi del resistenti, c'è una costruzione rotonda vegliata da una grande « Mater dolorosa ». All'interno, sulle pareti, decine di migliala di nomi; nel centro una fiamma perenne a cui fa la guardia notte e giorno un soldato in armi. Una processione continua di gente di ogni razza sfila, «piange, prega. ga. p. Valente e Korolev dopo la firma del protocollo di amicizia