Dibiasi certezza, Novella la speranza di Cristiano Chiavegato

Dibiasi certezza, Novella la speranza Oggi può essere la giornata italiana ai mondiali di nuoto Dibiasi certezza, Novella la speranza Ieri primati fantastici del giovane Holland - Mondiali anche le tedesche -1 piccoli miracoli delle azzurre (Dal nostro Inviato speciale} Belgrado, 8 settembre. Si prepara una grande giornata per Klaus Dibiasi. L'azzurro è lanciato verso la medaglia d'oro della piattaforma di dieci metri. Oggi ha vinto In bellezza e senza troppe difficoltà le eliminatorie dei tuffi che hanno qualificato gli otto finalisti per domani pomeriggio. Il più forte avversario per il campione olimpico è stato l'americano Kelth Russel, medaglia di bronzo nel trampolino di tre metri. Anche il russo Mihailin si è fatto ammirare per l'eleganza dello stile e la perfezione dei tuffi ma non sembra in grado di impensierire il nostro uomo di punta. Giorgio Cagnotto al termine dei dieci salti di prova è risultato quarto, nettamente davanti all'altro statunitense Tim Moore. Dibiasi e Cagnotto erano primo e secondo dopo i cinque tuffi obbligatori. Poi Klaus ha continuato sullo stesso livello, mantenendosi sempre In testa, fino all'ultimo tuffo, quando per un vero infortunio si è disunito ed ha beccato, forse per la prima volta nella sua carriera, una serie di 2 e di 4 dai giudici. Per noi Italiani proprio la giornata di chiusura potrebbe rivelarsi la più interessante, la più carica di soddisfazioni dopo quelle eccellenti di oggi e del giorni scorsi. Il bilancio degli azzurri è già ottimo ma potrebbe essere migliorato. Ci aspettiamo infatti una grande prova di Novella Calllgaris sugli 800 metri stile libero. Non perché la gara sia facile, anzi sarà certamente durissima, ma abbiamo molta fiducia nella diciannovenne padovana. Gli 800 metri si disputeranno a serie e la batteria migliore, una vera finale, avrà per protagoniste le canadesi Cliff e Me Caffrey, le australiane Jost e Narelle Moras, la tedesca dell'Est Gudrun We- gner. le americane Harshbarger e Rohhammer e la nostra Novella. Sulla carta, Keena Rothhammer, primatista mondiale e campionessa olimpica della specialità, non dovrebbe mancare l'obiettivo. La sedicenne Keena, che il 22 agosto scorso, nel corso dei campionati americani ha stabilito anche il primato mondiale del 400, con 4'18"07, non sembra tuttavia in grandissima forma tanto che ieri è stata battuta dalla compagna di squadra Greenwood. I tecnici americani Indicano come favorita Jo Harshbarger la più carina fra le nuotatrici statunitensi. Ancora una volta dunque la Calllgarls dovrà combattere contro due avversarie In grado di superarla. Novella però è arrivata al punto culminante della forma ed è In grado di compiere qualsiasi impresa, si trattasse anche di stabilire il nuovo record mondiale, per arrivare alla medaglia d'oro. Oggi il quindicenne fenomeno australiano Stephen Holland ha entusiasmato e poi commosso il pubblico di questi campionati. Holland ha battuto l'americano Demont e il proprio record mondiale (da 15'37"8 a 15'31"85) malgrado un clamoroso errore di segnalazione che gli ha fatto compiere due vasche in più e soprattutto rinunciare allo sprint finale. Mondiale di passaggio anche sugli 800 con 8'16"27. Poi sul podio Il campione è tornato ragazzo e ha pianto di gioia Mondiale anche per la Enders in prima frazione della 4 x 100 s.l. (57"61, 1"39 di miglioramento) e della squadra tedesca dell'Est 3'52"45. Doppio primato per le ragazze italiane in mattinata con la Calligaris (4'07"49) e In finale senza (4'06"59). La Podestà ha eguagliato Il proprio limite nazionale 1 "1 "36 nella fase d'avvio seguita poi da Gorgerino, Lanfredini e Stabilini. Purtroppo è andata male con la pallanuoto. Oggi la squadra azzurra ha perso l'incontro decisivo con gli Stati Uniti per sei a cinque. Se avesse vinto, domani avrebbe potuto giocarsi la medaglia di bronzo contro la Jugoslavia. Invece gli americani, aiutati in maniera determinante dall'arbitro olandese Goose, sono riusciti a strappare un insperato successo negli ultimi tre secondi. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Stati Uniti