Superati i contrasti

Superati i contrasti Superati i contrasti (Dal nostro inviato speciale) Perugia, 8 settembre. Concluso senza clamori il 12° Congresso nazionale giuridico forense di Perugia. Chi s'attendeva ancora scontri e il rinnovarsi delle polemiche fra opposti schieramenti è rimasto deluso. Giusto al termine dei lavori sembra aver prevalso la volontà di superare i contrasti e i dissensi manifestatisi nei giorni scorsi, anche in toni accesi, all'insegna dell'accomodamento per scongiurare irreparabili fratture. Le divergenze sul problema dell'«apolicità» del giudice, le opposte opinioni sui temi sempre scottanti della crisi della giustizia, si sono stemperate e ricomposte nelle mozioni finali. L'ufficio di presidenza ha sottoposto all'assemblea un documento sul tema dell'ordinamento giudiziario «conforme alle conclusioni unanimi dei relatori», da De Marsico a Vassalli, da Cagnara a Endrich, da Irti a Pardi, da De Luca a Fazzalari. La mozione, approvata a larga maggioranza, premette: «L'ordinamento italiano garantisce la libertà della professione forense». Aggiunge subito dopo: «Per difenderla e rafforzarla occorre un più largo impegno culturale e civile dell'avvocato, ispirato ai prìncipi e ai valori della Costituzione». Quanto alla magistratura «indebolita da discussioni di ogni genere», secondo il Congresso degli avvocati dovrebbe «rimanere fedele, nell'ambito della Costituzione», alle scelte politiche «già compiute dagli organi legislativi, preordinati ad esprimere la volontà popolare in modo da essere concretamente obiettiva e imparziale». Il congresso ha anche approvato una mozione, che chiede al ministro della Giustizia di «convocare in tempi brevi una conferenza nazionale unitaria tra gli operatori del diritto sui problemi della giustizia». Le votazioni si sono susseguite fino a tarda sera su altre quindici mozioni, tra le quali sono particolarmente importanti quelle mozioni che chiedono il funzionamento al più presto dei tribunali amministrativi regionali e l'urgente approvazione della legge per il patrocinio statale ai non abbienti. Sulle « socie¬ tà professionali forensi» in mattinata avevano replicato i relatori Buonocore, Dondona, Duranti, Ottolenghi, Salerno e Toffoletti, sostenendo: «Il lavoro in équipe non costituirà un abbassamento della professione dell'avvocato, ma un'esaltazione. L'800 è lontano, il 2000 abbastanza vicino. Dobbiamo andare avanti con i tempi». Fatto nuovo, al congresso molti legali del Sud si sono pronunciati a favore. Antonio De Vito

Luoghi citati: Perugia, Salerno