La scure sui rami secchi

La scure sui rami secchi LETTERA AL DIRETTORE La scure sui rami secchi Signor direttore, sul numero dì domenica 26 agosto de La Stampa e apparso, a firma di Luciano Curino, un articolo sui «59.340 enti inutili » per i quali il suo autorevole collaboratore giustamente invoca « la scure ». Niente da eccepire sulle affermazioni contenute nell'articolo, anzi ci auguriamo che la stampa italiana continui ad insistere su questo problema che oggi finalmente potrebbe essere avviato a soluzione nel nuovo clima di austerity. Ma è doveroso da parte nostra contestare l'inclusione dell'Endas (Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale) tra gli «enti inuti¬ li », inclusione dovuta certamente a un errore di informazione. L'Endas infatti non è un ente pubblico, ma una libera associazione di cittadini che nessuno, se non una volontaria decisione dei suoi associati, potrebbe sopprimere. Come ente privato, dunque, l'Endas non « vive di danaro pubblico », e il discorso sulla sua presunta inutilità — che non contestiamo a nessuno di fare — andrebbe semmai sviluppato su un altro terreno. Che è poi quello della funzione dell'associazionismo ricreativo e culturale in una società democratica, e della funzione di una organizzazione che ten¬ ta di contrastare un tipo di utilizzazione del tempo libero finalizzato prevalentemente allo sviluppo del consumismo individuale. Portando il discorso su questo terreno, siamo convinti che La Stampa, per la qualificata impostazione politico-culturale che l'ha sempre caratterizzata, non potrebbe che condividere la nostra funzione sociale. Certi della sua cortesia, la preghiamo di provvedere perché i lettori del suo quotidiano siano informati, con pari evidenza, dell'equivoco nel quale è incorso l'autore dell'articolo in discussione. Distinti saluti. Dante Cerquetti

Persone citate: Dante Cerquetti, Luciano Curino