Mondiale da Fittipaldi a Stewart

Mondiale da Fittipaldi a Stewart Il Gran Premio d'Italia segna il passaggio delle consegne Mondiale da Fittipaldi a Stewart Basta un piazzamento allo scozzese per ottenere il titolo - La nuova Ferrari fa ben sperare - A Revson il miglior tempo (Dal nostro inviato speciale) Monza, 7 settembre. // passaggio del titolo mondiale da Emerson Fittipaldi a Jackie Stewart, il ritorno della Ferrari con lekx e Merzario, la sicurezza di Monza e, in generale, delle corse: questi i temi principali che Il Gran Premio d'Italia propone. Slamo al tredicesimo e terzultimo atto del campionato di Formula 1, la più spettacolare ed aristocratica manifestazione dell'automobilismo sportivo. Anche la più chiacchierata per I problemi umani, economici e di costume che solleva. Le polemiche sono all'ordine del giorno e l'ultima coinvolge giornalisti e costruttori-piloti, I quali vorrebbero limitarne il numero e l'attività ai margini delle piste agitando lo spauracchio di eventuali incidenti. Poi, ai box vediamo circolare I giovani figli dì Graham Hill, ed allora si trasecola e ci si indigna. Fittlpaldl-Stewart, dunque. Il cambio della guardia attende soltanto una consacrazione ufficiale. Stewart guida il - mondiale » con 66 punti e i soli Cevert e Fittipaldi, rispettivamente a quota 54 e 42, potrebbero ancora batterlo, il francese, però, dovrebbe ottenere almeno due vittorie ed un terzo posto fra Monza e le successive gare del Canada e degli Usa, il brasiliano dovrebbe im- porsi in tutte tre e Stewart non racimolare neppure tre punti. Il discorso è chiaro: domenica Cevert e Fittipaldi « debbono » affermarsi mentre allo scozzese basta un piazzamento. Il campione del mondo è filosofo. « L'anno scorso — dice Fittipaldi — ero qui per vincere il titolo ed ho finito per vincere anche il Gran Premio. Adesso debbo accontentarmi di quest'ultimo. E' stata una stagione strana, cominciata bene e finita male. Non è stata soltanto questione di sfortuna: la Lotus non mi ha aiutato come avrebbe dovuto ». £' noto che Emerson nel '74 non correrà più con mr. Chapman ma (salvo sorprese) con la McLaren. La Ferrari. Per i tifosi italiani, specie nell'ambito di Monza e del Gran Premio d'Italia, è l'argomento principe. CI si chiede: sarà competitiva, tornerà al successo? Le prove di oggi sono piuttosto confortanti. Revson, con la McLaren, è stato il più veloce in 1' 36"74, alla media orarla di km 214,905, seguito da Peterson (Lotus) In 1'36"79 e da Pace (Surtees) in 1'36"89. Poi, i due piloti di Maranello: Merzario In 1"37" e lekx In 1'37"02 (stesso tempo di Stewart). E' chiaro che domani la seconda sessione dì allenamenti potrebbe mutare questa graduatoria, tuttavia essa è abbastanza indicativa e, d'altra parte, nulla ci vieta di sperare che lekx e Merzario non migliorino le loro prestazioni. Entrambi si dicono sicuri di • scendere » di almeno un secondo. Il belga, che in Olanda e in Austria non aveva corso e che in Germania era salito su una McLaren, era soddisfatto della macchina. ' Mi sembra più stabile — afferma — e / fenomeni di sotto o sovrasterzo sono controllabili con maggior facilità ». Come sapete, la 312-B 3 è stata ferma per due Grandi Premi e poi è ritornata a Zeltweg con una serie di modifiche riguardanti presa d'aria, radiatori acqua e olio, sospensioni anteriori. C'è stata una certa concentrazione dei pesi verso il centro della monoposto e il tentativo di ottenere un maggior carico aerodinamico posteriore. Oggi abbiamo visto al lavoro lo staff tecnico di Maranello (Colombo, Rocchi e Forghieri) con grande Impegno, mentre il giovane Luca Montezemolo • curava » lekx e Merzario. I due hanno avuto a disposizione tre monoposto rigorosamente identiche. L'Italiano ha cominciato con la • 011 » di telaio (e numero 4 sulle fiancate) e con questa ha avuto un lieve Incidente alla seconda ' chicane » urtando con una ruota il cordolo di cemento all'ingresso della stessa: cerchione e braccio della sospensione ante- riore destra rotti. Allora è salito sulla '012' di lekx (numero tre), il quale, a sua volta, ha optato per la » 010 », definita con II numero 3T (ovvero macchina 'muletto '). Questo delle » chicanes » — ha • toccato » anche Hunt con la March — rischia di essere un problema per Monza. Le due varianti sono strette, con scarsa visibilità. Selezionano si gli eventuali gruppi di vetture, ma sono pericolose. Si tratta, d'altra parte di una soluzione provvisoria, in attesa della costruzione di una variante vera e propria all'altezza della curva Ascari. Imponente il servizio antincendio e di pronto intervento: macchine, uomini, estintori. Con l'augurio che non debbano intervenire. Per oggi il taccuino riporta ancora che le Brabham sono arrivate in ritardo per la rottura del ca- mion che le trasportava, che le Tecno non si sono viste, che Jorier è assente perché impegnato in F. 2, che le Tyrrell e le Lotus presentano qualche modifica (aerodinamica e radiatori), che Fitti- paldi ha ottenuto soltanto il 17'-tempo (1'3B"76) e che in una divertente corsa a piedi svoltasi dopo le prove si è imposto il manager Williams. Domani ci sarà lotta per lo schieramento di partenza. Finora 1 / tempi sono superiori a quelli dello scorso anno, ma bisogna considerare che si prova dalle 12 alle 15,30 e non nel tardo pome'io con molto caldo e che og- I gl la pista era piuttosto sporca. Michele Fenu / migliori tempi: 1. Revson, McLaren-Ford, 1'36"74, media km 214,905; 2. Peterson, Lotus-Ford. I'36"79: 3. Pace, Surtees-Ford, 1 1'36"89; 4. Merzario, Ferr. 1'37"; 5. lekx, Ferrari, e Stewart, TyrrellFord. 1'37"32; 7. Beltoise, BRM, 1"37"54; 8. Cevert. Tyrrell-Ford. I'37"74; 9. Oliver, Shadow-Ford, e Reutemann, Brabham-Ford, 1' e 37"8I.