"Ago" sfiora la morte

"Ago" sfiora la morte Fuori pista in prova a 200 chilometri all'ora "Ago" sfiora la morte A Misano durante le prove di una 500 ce che doveva gareggiare in Inghilterra con Phil Read - L'acceleratore si è bloccato in curva - Mino ha compiuto un volo di 50 metri - Una gamba ingessata, stamane il pilota sarà operato (Nostro servizio particolare) Milano, 7 settembre. Giacomo Agostini ha avuto quest'oggi un incidente pauroso, senz'altro il più rischioso della sua lunga carriera, nel corso di una seduta di prove all'autodromo di Santa Monica. Mino è volato fuori pista a una velocità senz'altro superiore ai duecento all'ora, dopo che l'acceleratore della sua moto era rimasto bloccato, ed ha riportato una lesione muscolare alla gamba per la quale verrà domani sottoposto a intervento chirurgico. Ci vorrà almeno un mese prima che possa riprendere qualsiasi attività sportiva. L'equipe della MV era giunta in mattinata a Misano per mettere a punto le moto con le quali Phil Read avrebbe corso nella corsa dell'anno in programma a metà mese a Londra. Con Agostini era anche Alberto Pagani che ha compiuto alcuni giri di collaudo per primo. Poi è toccato ad Agostini che aveva il compito di tirare a fondo per saggiare la tenuta del mezzo meccanico. Dopo una serie di giri a velocità sostenuta Agostini è arrivato alla curva della Quercia senza riuscire a staccare. L'acceleratore si era bloccato al massimo di giri e Mino è riuscito a stento a scalare dalla settima alla quinta frenando contemporaneamente alla disperata. Piuttosto che cadere in pista con il rischio di finire a corpo morto centro il guardrail, il campione ha preferito puntare direttamente sulla barriera per farsi proiettare al di là di essa, ci è riuscito in parte, urtando solfando una gamba e cadendo poi ad una trentina di metri nel sottopassaggio riservato al pubblico che passa al disotto della pista. Quando è stato soccorso, Agostini lamentava un fortissimo dolore alla gamba sinistra, quella che urtato nel guard-rail, e si è temuta una frattura. Del resto erano tutti così sollevati per lo scampato pericolo che anche questa lesione non preoc¬ cupava. Fortunatamente poi in ospedale la diagnosi è stata diversa e si è espressa in questi termini: « ernia muscolare con lesione tendinea ». Domani verrà compiuto un lieve intervento chirurgico e poi l'arto sarà immobilizzato nel gesso per una trentina di giorni. L'incidente si è risolto con danni limitati soltanto per l'incredibile sangue freddo di Agostini che è riuscito in quelle poche frazioni di secondo In cui poteva prendere una decisione a scegliere la via più Innaturale ma meno rischiosa, quella dell'urto frontale contro l'ostacolo fisso. Una buona dose di fortuna ha fatto il resto. Certo stupisce profondamente come malgrado tutte le campagne in favore della sicurezza proprio una delle case più attente in proposito, la MV Augusta, abbia accettato di aprire una seduta di prove senza le protezioni necessarie. I guardrail, considerati micidiali in corsa, non lo sono certamente meno in una seduta di prove dove si gira a ritmi da gara e dovrebbe essere fatto obbligo agli organizzatori di provvedere a protezioni identiche a quelle di gara ogni volta che affittano, a pagamento, il proprio impianto. L'attività di Agostini In questo scorcio finale di stagione era già molto ridotta e l'incidente la annullerà del tutto. A scapitarne maggiormente saranno gli organizzatori delle restanti gare del calendario che perderanno il campione più popolare. polare. Sono ancora in programma due riunioni in Italia, a Imola e a Ospedaletti, e l'ultima prova del campionato mondiale a Barcellona. Ago avrebbe rinunciato alla corsa spagnola mentre aveva in programa di scendere in pista in Italia. S- v. "VA.,. ■ ... ; A.¬ Giacomo Agostini riceve le prime cure in ospedale dopo la caduta a Misano (Tel.)

Luoghi citati: Barcellona, Imola, Inghilterra, Italia, Londra, Milano, Misano, Ospedaletti