Settimana stazionaria per i cambi della lira

Settimana stazionaria per i cambi della lira Settimana stazionaria per i cambi della lira Il deprezzamento medio è del 10,73% contro 10,75% di 8 giorni fa - Passivo di 816 miliardi per la bilancia dei pagamenti a fine maggio (Nostro servizio particolare) Roma, 7 settembre. La settimana valutaria si è chiusa oggi con la lira a —10,73 per cento rispetto al 9 febbraio, ultimo giorno della difesa obbligata. Sempre nel calcolo di « 24 Ore », una settimana fa aveva chiuso a —10,75: è il livello dell'attuale stabilità in attesa di fatti nuovi economici, cioè della ripresa della produzione interna che porti a bilanciare le entrate con le uscite commerciali. La Banca d'Italia ha pubblicato oggi i dati della bilancia dei pagamenti economica del primo trimestre: si nota che nel periodo (il quale comprende appena 50 giorni di fluttuazione) i nostri importatori si sono fatti concedere 335 miliardi di credito dall'estero (contro 32 un anno prima), mentre gli esportatori hanno concesso ben 600 miliardi di credito all'estero (contro 126 un anno avanti). La bilancia dei pagamenti valutaria dei primi 5 mesi dell'anno, già nota ma pubblicata oggi in dettaglio dalla Banca d'Italia, evidenzia che i nostri turisti avrebbero pressoché raddoppiato le loro spese estere, i turisti esteri avrebbero speso in Italia solo quanto un anno prima, gli emigranti avrebbero ridotto d'un quarto le loro rimesse, mentre il rientro di banconote clandestinamente andate all'estero (esse non sono più riaccettate dalla Banca d'Italia dalla fine del maggio '72) si sarebbe ridotto da 422 a 16 miliardi. La stessa bilancia evidenzia un'attività nei movimenti di capitali con l'estero che è più che raddoppiata in entrata e quasi raddoppiata in uscita, tanto che la sua dimensione globale diventa pari alla metà del volume dello scambio di merci. Nei soli primi 5 mesi dell'anno, infatti, i capitali (italiani ed esteri) in entrata sono ammontati a 2.692 miliardi e quelli in uscita a 2.569, con un attivo netto di 123 miliardi. Nel mucchio del denaro entrato ci sono i « prestiti compensativi » fatti assumere dalla Banca d'Italia e ci sono ben 417 miliardi importati dalle aziende di credito sui loro depositi raccolti all'estero. Larghissima parte di questo attivo è stata utilizzata dalla Banca d'Italia per tentare di sorreggere il valore della lira sul mercato commerciale, tanto deficitario. Nei primi 5 mesi il passivo è stato di 816,4 miliardi contro 98,7 dello stesso periodo del '72. g. m.

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