Soluzioni monetarie proposte da Ossola di Loris Mannucci

Soluzioni monetarie proposte da Ossola Al "Comitato dei Venti,, Soluzioni monetarie proposte da Ossola I punti del "piano" comprendono la convertibilità delle monete, gli squilibri delle bilance dei pagamenti, i diritti di prelievo, la posizione dell'oro - Concluse le riunioni di Parigi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 7 settembre. I supplenti del «Comitato dei Venti» (i dieci Paesi più industrializzati del mondo e dieci sottosviluppati) tra i quali l'Italia era rappresentata da una delegazione guidata da Rinaldo Ossola, vicegovernatore della Banca d'Italia, hanno terminato stasera i loro lavori — durati tre giorni e cioè uno più del previsto — ma non si può dire che i delegati si siano separati in una atmosfera di ottimismo. Le divergenze erano molte, malgrado l'incontro ristretto avvenuto a suo tempo a Camp David tra Smith, Barber, Schmidt e Giscard d'Estaing, che sembrava avere portato un contributo ai lavori per la riforma del sistema monetario internazionale. Alcune di queste divergenze sembra siano state oggi eliminate nel corso di aspre discussioni su decine e decine di emendamenti, ma parecchie sono rimaste ed il documento che verrà consegnato ai ministri delle Finanze prima della riunione di Nairobi (21 settembre) sarà probabilmente un rapporto del presidente nel quale egli evidenzierà le opinioni tuttora divergenti, e non un rapporto unanime del gruppo. Un contributo notevole ai lavori è stato apportato, secondo unanime riconoscimento degli osservatori, dal cosiddetto «piano Ossola», il quale propone soluzioni obiettive ed equilibrate per i punti di maggior dissenso. Ad esempio il modo di risolvere il problema del mantenimento della convertibilità delle principali monete anche alla presenza di imponenti saldi debitori, residuati della cattiva gestione del presente sistema; le modalità per il Fondo monetario internazionale per accertare gli squilibri fondamentali dei Paesi — deficitari o eccedentari — e sul come esercitare, avendo accertato la natura dello squilibrio, la pressione necessaria perché un'azione correttiva pronta ed efficace sia messa in opera dal Paese interessato; infine una nuova definizione dei cosiddetti «diritti di prelievo speciali», la posizione dell'oro e il legame fra creazione di «diritti di prelievo speciale» e aiuti allo sviluppo. Oggi sarebbe stato risolto il problema delle «sanzioni» da applicare o meno ai Paesi che abbiano un'importante eccedenza di riserve. Sarebbe stato ammesso che tali sanzioni non dovranno essere automaticamente applicate. L'eccedenza, infatti, può derivare da un arrivo massiccio di capitali speculativi e non dagli scambi commerciali. Le sanzioni verrebbero applicate soltanto in caso di eccedenza permanente, ed eventualmente in due tempi: i Paesi eccedentari dovrebbero prima di tutto depositare una parte dell'eccedente nel Fondo monetario internazionale, e se la situazione non si normalizzasse potrebbe poi essere prelevato un interesse negativo sulle somme depositate. Le sanzioni commerciali sarebbero state escluse. L'impressione generale è che ci si avvia comunque verso un nuovo sistema monetario basato essenzialmente sui «diritti di prelievo speciali» e su cambi dotati di una certa flessibilità. Ci potrebbero essere due specie di «diritti di prelievo speciali»: gli uni, basati su un insieme di monete, servirebbero da unità di conto; gli altri costituirebbero il « numerario » per i pagamenti. L'oro perderebbe la qualità di «numerario», ma conserverebbe quella di strumento di riserva. I Paesi del Medio Oriente produttori di petrolio verrebbero esclusi da certi obblighi dal nuovo sistema monetario per una ventina d'anni perché le loro eccedenze li costringerebbero a rivalutare periodicamente la propria moneta. Il problema è molto complesso e importantissimi interessi sono in gioco, non soltanto finanziari ed economici ma anche politici, cosicché si capisce che le delegazioni procedano coi piedi di piombo, e si ritiene che alla fine sarà necessario un arbitrato politico. Molto dipenderà anche dalla piega che assumeranno le trattative del cosiddetto «Nixon Round» che deve avere inizio nei prossimi giorni a Tokio. Loris Mannucci Rinaldo Ossola (Telefoto)

Persone citate: Barber, Giscard D'estaing, Nixon Round, Rinaldo Ossola, Schmidt

Luoghi citati: Italia, Medio Oriente, Nairobi, Ossola, Parigi, Tokio