Cortina di silenzio sul vertice vaticano

Cortina di silenzio sul vertice vaticano Si sono conclusi ieri i lavori Cortina di silenzio sul vertice vaticano Paolo VI ha parlato ai suoi ambasciatori, ma è stato reso noto soltanto un breve riassunto (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 7 settem. Nato e proseguito tra molte congetture dovute alla «cortina del silenzio» creata dal Vaticano attorno alla Villa Tuscolana, il «vertice» di nunzi e delegati apostolici a Frascati non ha smentito gli esordi nemmeno nella sua conclusione. Ha lasciato anche uno strascico polemico negli ambienti della Santa Sede addetti al settore dell'informazione, creando un caso che è attualmente allo studio della segreteria di Stato e della commissione per le comunicazioni sociali. Ecco i fatti. Ieri pomeriggio, intorno alle 19, mentre Paolo VI era in visita alla Villa Tuscolana, il portavoce responsabile della sala stampa, il libanese Hachem, ricevette dalla segreteria di Stato l'incarico di riferire ai giornalisti che nessun discorso pontificio era previsto per la circostanza. Sennonché, quattro ore dopo, un sunto del discorso che Paolo VI aveva pronunciato veniva trasmesso telefonicamente ad alcune agenzie d'informazione dal vicedirettore dell'Osservatore Romano, don Virgilio Levi. Si tratterebbe di un sunto che ha lo scopo di coprire ben altre cose che Paolo VI, parlando per circa mezz'ora, avrebbe detto ai «swoi» diplomatici impegnati in Africa, Asia, Medio Oriente, America Latina, Europa e Australia. Il sunto, dopo l'anticipazione di ieri notte, è stato oggi ospitato, senza mutamenti di sorta, sulle pagine dell'Osservatore Romano e nei notiziari della Radio Vaticana. E' forse la prima volta che un discorso di Paolo VI viene tenuto segreto in modo pressoché completo. In quel poco che è stato pubblicato del discorso, Paolo VI sostiene la «necessità» dell'opera dei rappresentanti pontifici per un diretto tramite «al servizio dei vescovi e delle Chiese locali»: «Voi — ha detto loro nell'unico brano virgolettato riportato dall'Osservatore Romano — rappresentate la nostra persona in quanto rivestita della missione del successore di Pietro, siete il riflesso diretto della nostra funzione». f. p. Giunto al Papa l'appello per i prigionieri in Vietnam (Nostro servizio particolare) Città del Vaticano, 7 settem. (I. f.) L'appello a Paolo VI perché intervenga a favore dei prigionieri politici nel Sud Vietnam, lanciato da padre Chin Tin attraverso La Stampa, è giunto a destinazione. «L'abbiamo subito segnalato», hanno precisato stamane fonti della segreteria di Stato. Paolo VI ha letto l'angoscioso appello ieri mattina, nella consueta rassegna della stampa e dei principali articoli che fa ogni giorno. La segnalazione ufficiale, quindi, significa che il problema ha suscitato vivo interesse ed è all'esame dei massimi responsabili della diplomazia vaticana.

Persone citate: Chin, Paolo Vi, Virgilio Levi