Dramma a Leningrado

Dramma a Leningrado Dramma a Leningrado Mosca, 6 settembre. Lo scrittore sovietico Alessandro Solgenitsin ha denunciato un nuovo sopruso di cui è stato vittima e elle ha spinto una donna a suicidarsi per la disperazione di esserne stata la involontaria causa. In una dichiarazione fatta pervenire ad alcuni corrispondenti occidentali a Mosca, Solgenitsin ha reso noto che la polizia segreta, la Kgb, ha confiscato il testo dattiloscritto di un suo libro non ancora pubblicato e che riguarda i campi di lavoro stalinisti. Solgenitsin ha riferito che il dattiloscritto di questo suo libro, della cui esistenza si è venuto oggi a sapere, è stato trovato dagli agenti della polizia segreta in un posto a Leningrado che gli era stato reso noto da una donna, Elizaveta Voronjanskaja, dopo un interrogatorio ininterrotto di cinque giorni. La donna, disperata, ha riferito Solgenitsin nella sua drammatica dichiarazione, « appena rientrata a casa si è impiccata ». Su questa tragedia lo scrittore non ha però voluto fornire altri particolari. Non ha detto se questa donna facesse parte del movimento della dissidenza né perché la polizia avesse puntato su di lei per conoscere dove il dattiloscritto fosse nascosto. Questo libro a quanto pare di capire fa parte di quel testamento letterario cui accennò lo scrittore nella sua recente intervista alla Associated Press e al giornale parigino Le Monde. In quell'occasione, il premio Nobel avvertì che questi suoi scritti verranno pubblicati nel caso venga messo in prigione o venga ucciso da agenti della Kgb. Lo scrittore ha precisato che il sequestro del libro, intitolato Arcipelago Gulag risale a qualche giorno fa. Lo scittore afferma nella sua dichiarazione inviata ai corrispondenti occidentali, che il libro non ancora pubblicato riguarda i campi dal 1918 al 1956 e contiene «solo fatti realmente accaduti, località e nomi di persone». Su tutti i giornali sovietici continua intanto anche oggi la campagna propagandistica contro l'altro dissidente, il fisico Andrei Sakharov. (Ansa-Ap)

Persone citate: Alessandro Solgenitsin, Andrei Sakharov

Luoghi citati: Leningrado, Mosca