Rapina all'ufficio postale: è il quarto assalto compiuto in 2 giorni

Rapina all'ufficio postale: è il quarto assalto compiuto in 2 giorni Rapina all'ufficio postale: è il quarto assalto compiuto in 2 giorni Un detenuto in attesa di giudizio si è ucciso ieri in carcere impiccandosi subito dopo che i suoi due compagni di cella erano usciti. E' Antonio Biuso, 31 anni, accusato di tentato omicidio, ricettazione, favoreggiamento. Lo avevano arrestato due mesi or sono. Il pomeriggio del 4 luglio aveva sparato all'amica scoperta in compagnia di un giovane su un'auto in corso Regina Margherita. La giovane, Elda Aimo, ha 21 anni, abita in via Prati 8: spesso passeggiava sui marciapiedi di corso Novara; nel '71, conosciuto Biuso, decise di vivere con lui. Una relazione scialba con pochi momenti sereni e numerosi litigi. I rapporti divennero difficili, intanto la ragazza aveva conosciuto un altro giovane che intendeva sposarla. Però Antonio Biuso non si rassegnava a perderla. L'uomo aveva lasciato la sua vita balorda e con i risparmi aveva rilevato una pensione con la quale sperava di vivere onestamente, forse di fare fortuna. Il dramma scoppiò improvviso: Biuso passò alle 15,40 per corso Regina Margherita; al fianco aveva un amico, Luigi Masucci, 31 anni. L'uomo scorse Elda Aimo e un giovane sulla sua 600 ferma accanto al marciapiede. Antonio Biuso bloccò la sua Mini, senza una parola | si avvicinò all'utilitaria: ci fu I una breve discussione che l'uomo chiuse con tre revolverate. La ragazza era stata rapida ad abbassarsi, ma due proiettili la raggiunsero ugualmente. Al terzo colpo l'arma si inceppò. Antonio Biuso si allontanò mentre la ferita fu portata all'ospedale da Luigi Masucci, che venne arrestato per favoreggiamento. Benché grave, Elda Aimo fece il nome del feritore. Biuso, dopo alcune ore, si costituì in questura con due avvocati. In carcere pareva tranquillo, invece si rodeva, tormentato anche dal pensiero di aver perso la ragaz- za. Non ha lasciato scritti. Il sostituto procuratore, dott. Pochettino ha ordinato l'autopsia che sarà fatta domani all'Istituto di medicina legale. ir Minorenni all'assalto di un I ufficio postale. Con le pistole han- I no terrorizzato una quindicina di I persone, percosso un cliente che j aveva tardato a obbedire e se ne sono andati con mezzo milione, i E' la quarta rapina in due gior- 1 ni, prevenirle o impedirle sem- i bra impossibile, scoprirne gli I autori assai difficile. L'irruzione alla posta di via | Monginevro 154, è avvenuta verso j le 11. All'interno Rosanna Brac- i I j | ! j i o, 29 anni, che sostituisce il diettore, Tina Caiati, 21 anni, Maia Nicolasi, 30, e altre tre impiegate; in coda agli sportelli una decina di persone. Giovani ma non sprovveduti, i banditi hanno atteso il passaggio di una radiomobile in servizio di pattugliamento, pei due sono scesi e un i erzo è rimasto al volante. I due hanno spalancato la pora: erano sui 16-17 anni, stringevano pistole, uno nascosto da una calzamaglia, l'altro a volto scoperto. Con voce decisa hanno ntimato: « Faccia al muro. Pochi scherzi, questa è una rapina ». j Tutti hanno obbedito, tranne un signore che, distratto, ha tardato ì voltarsi: lo ha raggiunto un ; violento calcio al ventre che lo j ha fatto piegare in due. Una | spinta l'ha gettato nel gruppo degli altri clienti, « E ora nessuno deve più muorersi » ha detto quello col volto | scoperto mentre il complice ha j saltato il bancone. Si è avvicinato a Maria Nicolasi e le ha ordinato di consegnare il denaro,! puntandole al fianco la pistola 200 mila lire. Il delinquente l'ha afferrato, poi ha detto: « E' trop po poco. Andiamo alla cassaforte ». E ha spinto l'impiegata nel retro. Maria Nicolasi ha ribattuto: « E' inutile: la cassa è vuota ». Non è stata creduta, il bandito ha aperto il forziere senza trovare una lira. Allora è tornato nell'ufficio. Passando davanti al cassetto da dove l'impiegata aveva tolto il denaro ha scorto altre banconote: ne ha arraffate alcune manciate e le ha infilate in una borsa di plastica. Poi, sempre tenendo le vittime sotto la mira delle pistole, si sono diretti verso 'uscita. « Non date l'allarme, è peggio per voi ». E' stato dato l'allarme, alla polizia alcuni testimoni hanno detto: « Ci sono sembrati due ragazzi inesperti e spaventati. Abbiamo temuto che potessero La donna ha dato solo una parte I di ouello che aveva nel cassetto: ! fare qualche sciocchezza ». Il 1 modo con cui hanno eseguito il piano, però, fa pensare a malviventi esperti. Le radiomobili hanno compiuto una battuta nella zona, dei banditi nessuna traccia. | Antonio Biuso, si è ucciso - L'impiegata Tina Caiati descrive le fasi della rapina