La lira in leggero "assestamento"

La lira in leggero "assestamento" Calmi ieri i mercati valutari La lira in leggero "assestamento" Ha subito lievi perdite verso quasi tutte le monete, ad eccezione del dollaro e del franco svizzero - La Banca di Stato sovietica ha rivalutato la lira nei confronti del rublo del tre per cento (Nostro servizio particolare) Roma, 3 settembre. Alla riapertura settimanale dei mercati valutari la lira commerciale internazionale ha oggi effettuato un guadagno, di misura così modesta che non lo si può calcolare percentualmente, nei confronti del dollaro, che tuttavia negli altri mercati mondiali è stato quotato in aumento. La lira ha invece subito perdite di entità ugualmente lieve verso quasi tutte le altre monete. In conclusione il valore odierno, nel calcolo che « 24 Ore » riferisce al 9 febbraio, ultimo giorno di difesa obbligata, è pari a —10,66 per cento contro —10,53 di venerdì (perdita di 0,13 punti). Anche oggi il mercato valutario, sia della lira commerciale che di quella finanziaria, è stato quasi privo d'affari. Sul mercato commerciale di Zurigo, invece, la lira si è lievemente rafforzata sul franco svizzero. Sempre in giornata la Banca di Stato dell'Urss ha rivalutato la lira del 3 per cento, cosicché essa vale attualmente in rubli esattamente il 10,9 per cento in meno rispetto all'inizio di febbraio, quando la nostra parità era ufficialmente difesa. La scarsità degli affari, che caratterizza da vari giorni tutti i mercati monetari mondiali, si lega in larga misura all'imminente apertura della trattativa commerciale mondiale, tra dieci giorni a Tokio, e poi all'assemblea annuale del Fondo monetario internazionale, a fine mese. Gli operatori attendono di vedere se giungono conferme concrete ai molti annunci venuti su un cambiamento di comportamento degli Stati Uniti verso una razionale soluzione mondiale dell'attuale caos monetario. Negli ambienti tecnici italiani aveva destato un certo scalpore la dichiarazione, attribuita al vice di Carli per i rapporti internazionali, Rinaldo Ossola, che i diritti speciali di prelievo (la moneta teorica creata quattro anni fa) non basterebbero a risolvere i problemi esistenti. In realtà — Ossola lo ha fatto precisare oggi — egli ha dichiarato che la « nuova moneta » non è utilizzabile al momento per regolare i mercati valutari. Tutti sono invece d'accordo, ha ripetuto, nell'usare i « diritti » come moneta di riferimento e come principale strumento di riserva. La loro utilizzazione per regolare i mercati dei cambi, che resta logica per il futuro, non è stata invece per il momento neppure esaminata, g. m.

Persone citate: Carli, Rinaldo Ossola

Luoghi citati: Ossola, Roma, Stati Uniti, Tokio, Urss, Zurigo