Una bomba scoppia in un hotel a Londra Si salvano per la strada duemila turisti

Una bomba scoppia in un hotel a Londra Si salvano per la strada duemila turisti Continuano gli attentati dinamitardi attribuiti all'Ira Una bomba scoppia in un hotel a Londra Si salvano per la strada duemila turisti L'esplosione poco dopo la mezzanotte; i clienti dell'albergo si sono precipitati fuori seminudi, al freddo - Altri ordigni rinvenuti per caso prima dello scoppio - Indagini della polizia (Nostro servizio particolare) Londra, 31 agosto. I pessimisti hanno avuto questa volta ragione: le bom-be attribuite alla protesta ' _ _ *^.v_ ........orchestrata da gruppi flan- cheggiatori dell'Irish Repubblican Army, continuano a deflagrare allarmando l'Inghilterra. Uno scoppio, avvenuto questa notte, ha causato scene di panico tra oltre duemila turisti, in massima parte stranieri, alloggiati in un albergo a pochi passi da Marble Arch. Si è trattato di un ordigno particolarmente potente che solo per un puro caso non ha fatto nuove i vittime umane. I soliti igno- \ti lo hanno collocato fra le I ■ immondizie lasciate sulla por- :1 ta di un ristorante ubicato I nell° stesso edificio dove ha . i , — i , _r _ I j sede il Cumberland, uno de a l a a a n e o e , a , o a n n i e l u o gli alberghi più capaci della capitale britannica. Il ristorante aveva chiuso i battenti da qualche ora e fortunatamente il numero dei passanti nelle immediate vicinanze era minimo, quando la bomba è scoppiata distruggendo letteralmente un paio di autoveicoli parcheggiati lungo il marciapiede, e causando danni materiali valutati a diverse migliaia di sterline. Pare che gli agenti di Scotland Yard fossero stati messi sul chi vive da una telefonata pervenuta ad una agenzia di stampa. Comunque il margine di tempo tra la segnalazione e lo scoppio è stato minimo, soltanto pochi minuti, certamente insufficiente perché si potesse organizzare uri vero piano di emergenza. Nessun avvertimento invece per un'altra bomba ad orologeria rinvenuta, in modo del tutto accidentale, nella stazione della metropolitana di Baker Street, poco tempo prima che attentasse alla vita dei numerosi viaggiatori in transito. Le forze dell'ordine non trascurano un particolare importante: entrambe le zone, il Cumberland e la stazione di Baker Street, sorgono in un'area a Nord del Tamigi, a meno di un paio di miglia di distanza dal quartiere di Kilburn, abitato in prevalenza da cittadini di origine irlandese. Gli attentati di Londra seguono di poche ore quelli nella città di Birmingham, il noto centro industriale nella regione dei Midlands, dove ieri un ordigno incendiario ha causato danni consisteti ad un negozio di calzature e agli ■uffici ubicati nei tre piani sovrastanti. Anche per questo incidente non sì lamentano feriti. Sempre a Birmingham, sono state rinvenute due mini-bombe in grandi magazzini posti lungo la New Street, l'arteria principale. Dicevamo della presenza, tra le persone alloggiate al Cumberland, di parecchi visitatori provenienti da una cinquantina di Paesi diversi, compreso l'Italia. Quasi tutti sono stati costretti a scappare (lo scoppio è avvenuto poco dopo la mezzanotte) indossando un abbigliamento molto succinto e con una tem- \peratura di soli dodici gradi. I Tra i turisti infreddoliti, mol : ti protestavano affermando di non voler rimettere più piede in Gran Bretagna. I Giuseppe Scimene

Persone citate: Baker, Kilburn, Marble

Luoghi citati: Birmingham, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Londra