L'uomo bruciato sull'autostrada Gli assassiai sono 2; uno preso

L'uomo bruciato sull'autostrada Gli assassiai sono 2; uno preso Chiarito il mistero del pregiudicato romano ucciso L'uomo bruciato sull'autostrada Gli assassiai sono 2; uno preso Ha 30 anni, fermato mentre era in villeggiatura; l'altro ha le ore contate (Dalla redazione romana) Roma, 31 agosto. Sono stati identificati i presunti assassini di Roberto Nitoglia, il pregiudicato romano che domenica mattina è stato ucciso ai bordi dell' autostrada Roma - Napoli. Uno è stato fermato e condotto nelle carceri di Velietri. Si chiama Giuseppe Sanluca, ha trent'anni, è sposato con due figli. Si trovava in villeggiatura con la famiglia in casa dei suoceri, a Petrella Liri in provincia dell'Aquila. E' stato prelevato da agenti e un funzionario della squadra mobile. Aveva un braccio ingessato, «per un incidente d'auto» ha detto. Non ha opposto resistenza. Per un altro complice le ore di libertà sarebbero contate. Una svolta decisiva alle indagini è stata impressa dalle testimonianze rese ieri dalla madre, le sorelle e la fidanzata del giovane ucciso. Hanno detto qualcosa che ha permesso di ricostruire i sette mesi trascorsi dal Nitoglia in latitanza, da quando era ricercato come l'assassino del gioielliere ferito a morte nel gennaio scorso durante una rapina nel suo negozio. Si è scoperto che era stato in Francia, in Svizzera, quindi j era ritornato in Italia, trovando rifugio in un paesino della Lucania. Ma le sue apparizioni a Roma non devono essere state rade. Dai contatti che a Roma presumibilmente egli ha avuto, gli inquirenti sono risaliti ai suoi eventuali assassini. L'ipotesi degli investigatori è stata che Nitoglia si era incontrato con i due complici che aveva avuto nella rapina alla gioielleria. Forse il ricattava, in cambio della sua latitanza e del suo silenzio. Forse, quando diceva ai giornali che voleva costituirsi, voleva accusare uno di loro e scagionarsi dall'accusa che pendeva sul suo capo. Probabilmente, con la sua imprudenza e i suoi frequenti spostamenti, metteva a repentaglio la sicurezza di tutti quanti. Per qualcuno di questi motivi, i suoi complici potevano avere interesse a eliminarlo. E tutta la meccanica del delitto fa pensare che Roberto Nitoglia conoscesse i suoi aggressori e non fosse sulla difensiva, non pensando a un epilogo cosi drammatico di quell'incontro; d'altro canto gli assassini doi vevano essere ben decisi a fare sparire ogni traccia del loro ex complice, solo l'imprevisto ha impedito che il fuoco appiccato al cadavere venisse scoperto e spento. e della loro impresa rimanesse traccia. Questa è la pista che i funzionari della squadra mobile hanno seguito, mettendosi sulle tracce di due persone. Roma. Roberto Nitoglia

Persone citate: Giuseppe Sanluca, Nitoglia, Petrella Liri, Roberto Nitoglia