Il solito triangolo comico e patetico
Il solito triangolo comico e patetico CRONACA DELLA TELEVISIONE Il solito triangolo comico e patetico "Da giovedì a giovedì", tenue commedia di Aldo De Benedetti con Paola Quattrini - Stasera uno show di Massimo Ranieri, con presentazione di Walter Chiari, e due farse di Langdon Aldo De Benedetti è il tipico « autore sorridente » del teatro italiano fra il 1930 e il 1940. A dire la verità c'era poco da sorridere in quel periodo, e De Benedetti stesso ne seppe qualcosa sulla sua propria pelle: scattate le leggi fasciste « in difesa della razza », il commediografo, ebreo, fu obbligato a tacere, le sue innocue operine scomparvero dai repertori, il suo nome fu cancellato e sino alla fine della guerra campò facendo lo sceneggiatore di cinema (dove svolse un'attività intensa, e indicativa, collaborando alla realizzazione di molte pellicole dell'epoca dei « telefoni bianchi » e più tardi dei « film che parlano al vostro cuore » e della produzione tragico-lacrimoso-popolare di Matarazzo con Nazzari e la Samson). Ma torniamo al teatro. Le quadrate legioni del duce marciavano, c'era l'Africa, la Spagna ecc. ecc. Ma le commedie di De Benedetti continuavano a sorridere, miti e garbate, con i loro tenui intrighi d'amore, i loro drammetti a lieto fine, le loro battutine comiche da pochade, il loro pacifico ambiente borghese: « La resa di Tifi », « Non ti conosco più», « Milizia territoriale » (che nonostante il titolo non c'entrava per niente con le divise e le caserme) e « Due dozzine di rose scarlatte », successo strepitoso del 1936 (ad una replica a Roma, durante un «sabato teatrale fascista», assistette par una mezz'oretta lo stesso Mussolini, e l'avvenimento fu immortalato da una tavola a colori della «Domenica del Corriere»). Passò la guerra e De Benedetti ricomparve. Un breve tentativo di fare una cosa « seria » (il modestamente pirandelliano « Sbaglio di essere vivo ») e quindi il ritorno ai temi più consueti, al suo fragile mondo di schermaglie amorose e di pasticcetti sentimentali, al suo bonario umorismo, alle sue lacrime presto asciugate. Ancora nel 1951 in occasione della pubblicazione de « Gli ultimi cinque minuti » Lucio Ridenti scriveva su « Il dramma » che « l'Italia è ovattata di filodrammatiche che recitano commedie di De Benedetti; l'Argentina mangia pane e commedie di De Benedetti; Jugoslavia, Romania, Bulgaria, Ungheria traducono e recitano commedie di De Benedetti » e aggiungeva che per l'ultimo copione erano giunte richieste urgenti dal Perù. Og&i, evidentemente, la situazione è mutata e non crediamo che i filodrammatici recitino De Benedetti. Ma l'autore resta un piccolo « caso » e sotto questo punto di vista poteva avere un certo interesse di verifica e di curiosità la rappresentazione di ieri sul secondo canale, Da giovedì a giovedì. Siamo già nel 1959 (la « prima» ebbe luogo nel gennaio di quattordici anni fa a Roma con Maria Grazia Spina, Franco Volpi, Klisa Cegani e Aroldo Tieri che era l'investigatore) e De Benedetti non s'è spostato di un millimetro dal tono, dalla struttura, dalle intenzioni delle sue commedie degli Anni 30: un marito che si crede becco ma non lo è fa pedinare la moglie da un poliziotto privato il quale finisce coll'innamorarsi della signora e succede che per poco il marito non resta becco sul serio... E' un raccontino che dice tutto nella sua invenzione che sa di patetico tanto è lontana nel tempo: alla base c'è un equivoco, la signora alla fine risulta pura e fedele, al massimo si può dare una lavata di capo al sospettoso marito... Il regista Morandi ha snellito il testo cercando di farne risaltare il gioco scenico abile per antico mestiere. Risultato: uno spettacolino, appunto, «sorridente » e futile, scorrevole e inoffensivo, da guardare soprattutto come il documento di un certo fortunato teatro commerciale di anteguerra. Apprezzabile Paola Quattrini, corretti Francioli e Casagrande, e assai brava Nora Ricci nel ruolo di una navigata e disinvolta mammà. ★ * In alternativa, sul « nazionale », Gli speciali degli altri con un servizio dedicato alla Polonia e la terza puntata della rivista Creola. Se avremo spazio, riferiremo di entrambi i programmi nell'edizione di domani. ★ ★ Stasera il « nazionale » si aprirà con uno special di Massimo Ranieri dal titolo Tutto esaurito, registrato al « Sistina » di Roma e presentato da Walter Chiari. Indi il reportage Taccuino olandese. Sul « secondo » un'altra puntata del ciclo del comico Harry Langdon con le due farse L'eroico soldato e Pugni e guai. Per le 22,15 circa è prevista la ripresa da Venezia dell'assegnazione del premio Campiello. ★ ★ Dopodomani, lunedì, ha iniI zio la « personale » di Gerard Philipe con II diavolo in corpo di Claude Autant-Lara dove Philipe è affiancato da Micheline Presle. Seguiranno La bellezza del diavolo di Clair, Fanfan la Tulipe di ChristianJacque, Le belle della notte di Clair, Gli orgogliosi di Allegret, L'uomo e il diavolo di Autant-Lara e L'isola che scotta di Bunuel. u. bz. Pia Giancaro, stasera in tv per « Tutto esaurito ».
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