La nave enigma

La nave enigma LA CRONACA DELLA TELEVISIONE La nave enigma IERI: il caso della Pueblo - OGGI: "Colpo grosso a Parigi" E' ritornato ier sera sul Nazionale «Teatro-inchiesta», un ciclo televisivo che in passato si fece apprezzare per il rispetto della realtà storica. Il ciclo stavolta si è aperto con Ricorda la Pueblo, ricostruzione delle varie fasi dell'indagine svolta negli Stati Uniti dopo il famoso caso del. la « Pueblo », che nel 1968 appassionò l'opinione pubblica non soltanto americana ma di tutto il mondo. E' appena il caso di ricordare che la « Pueblo » fu quella nave-spia statunitense catturata dai nord-coreani nelle loro acque territoriali nel gennai < di cinque anni fa. La nave, ben fornita di apparecchiature elettroniche atte a captare o intercettare messaggi segreti, fu scortata nel porto nord-coreano di Wonsan, dove l'equipaggio venne internato, per essere poi rilasciato undici mesi dopo. La cattura della « Pueblo » accese una polemica oltremodo violenta tra Washington e Mosca, mentre all'interno degli States si stabilivano due contrastanti correnti d'opinione, una favorevole l'altra contraria al co. mandante della « Pueblo », Lloyd Mark Bucher, reo d'a¬ ver consegnato la nave senza minimamente difenderla (e come poteva?: la « Pueblo » non aveva armamento adeguato), nonché d'aver firmato in prigionia una compromettente confessione scritta. L'« inchiesta » ricostruita di ieri si rifà, in abile sintesi, a quella svolta dalla commissione militare a Coronado (California), davanti alla quale Bucher spiegò e giustificò il suo operato di ufficiale costretto a dover scegliere tra due alternative: quella di opporre resistenza mettendo a repentaglio la vita di 83 uomini d'equipaggio, o l'altra di cedere salvando i propri uomini. In quanto alla confessione rivelatrice delle finalità spionistiche della missione, Bucher dovette piegarvisi sotto la minaccia nord-coreana di passare per le armi tutti i prigionieri. Il conflitto politico-militare che è alla base dell'« inchiesta » è stato bene drammatizzato dalla sceneggiatura di lemma e dalla regìa di Piero f'-'hivazappa, che hanno saputo imprimervi vibrazioni umane intense, sottolineate con giusta efficacia da una schiera di interpreti validissimi, tra i quali Franco Graziosi ha avuto il maggior risalto nel ruolo di Bucher. ★ * Ospiti assortiti a Ieri e oggi, il sempre dilettevole « varietà richiesto » del secondo: una distinta attrice di teatro come Ilaria Occhini, due brillanti professionisti della rivista quali Antonella Steni ed Elio Pandolfl, e infine, quarto fra cotanto senno, l'occhialuto cantante pugliese Al Bono. Come d'uso Arnoldo Foà ha condotto con spiritosa vivacità la trasmissione. * * Stasera, agli appassionati di cinema, vorremmo consigliare di non concentrarsi esclusivamente sul nazionale, dove c'è un corretto film francese di malavita. Colpo grosso a Parigi, ma di prestare un po' d'attenzione anche al secondo. Qui, per gli « Incontri » curati da Gastone Favero, si replica Un'ora con Luis Bunuel: un appuntamento da non perdere. «Il dubbio come libertà » è il sottotitolo dell'« Incontro », nel quale gli interlocutori dell'insigne regista iberico sono Mario Pogliotti ed Enzo Natta. Seguirà, sempre sul secondo, un coro jugoslavo che eseguirà musiche religiose, vice Ilaria Occhini in passerella per la rassegna « Ieri e oggi » condotta da Arnoldo Foà La nave enigma LA CRONACA DELLA TELEVISIONE La nave enigma IERI: il caso della Pueblo - OGGI: "Colpo grosso a Parigi" E' ritornato ier sera sul Nazionale «Teatro-inchiesta», un ciclo televisivo che in passato si fece apprezzare per il rispetto della realtà storica. Il ciclo stavolta si è aperto con Ricorda la Pueblo, ricostruzione delle varie fasi dell'indagine svolta negli Stati Uniti dopo il famoso caso del. la « Pueblo », che nel 1968 appassionò l'opinione pubblica non soltanto americana ma di tutto il mondo. E' appena il caso di ricordare che la « Pueblo » fu quella nave-spia statunitense catturata dai nord-coreani nelle loro acque territoriali nel gennai < di cinque anni fa. La nave, ben fornita di apparecchiature elettroniche atte a captare o intercettare messaggi segreti, fu scortata nel porto nord-coreano di Wonsan, dove l'equipaggio venne internato, per essere poi rilasciato undici mesi dopo. La cattura della « Pueblo » accese una polemica oltremodo violenta tra Washington e Mosca, mentre all'interno degli States si stabilivano due contrastanti correnti d'opinione, una favorevole l'altra contraria al co. mandante della « Pueblo », Lloyd Mark Bucher, reo d'a¬ ver consegnato la nave senza minimamente difenderla (e come poteva?: la « Pueblo » non aveva armamento adeguato), nonché d'aver firmato in prigionia una compromettente confessione scritta. L'« inchiesta » ricostruita di ieri si rifà, in abile sintesi, a quella svolta dalla commissione militare a Coronado (California), davanti alla quale Bucher spiegò e giustificò il suo operato di ufficiale costretto a dover scegliere tra due alternative: quella di opporre resistenza mettendo a repentaglio la vita di 83 uomini d'equipaggio, o l'altra di cedere salvando i propri uomini. In quanto alla confessione rivelatrice delle finalità spionistiche della missione, Bucher dovette piegarvisi sotto la minaccia nord-coreana di passare per le armi tutti i prigionieri. Il conflitto politico-militare che è alla base dell'« inchiesta » è stato bene drammatizzato dalla sceneggiatura di lemma e dalla regìa di Piero f'-'hivazappa, che hanno saputo imprimervi vibrazioni umane intense, sottolineate con giusta efficacia da una schiera di interpreti validissimi, tra i quali Franco Graziosi ha avuto il maggior risalto nel ruolo di Bucher. ★ * Ospiti assortiti a Ieri e oggi, il sempre dilettevole « varietà richiesto » del secondo: una distinta attrice di teatro come Ilaria Occhini, due brillanti professionisti della rivista quali Antonella Steni ed Elio Pandolfl, e infine, quarto fra cotanto senno, l'occhialuto cantante pugliese Al Bono. Come d'uso Arnoldo Foà ha condotto con spiritosa vivacità la trasmissione. * * Stasera, agli appassionati di cinema, vorremmo consigliare di non concentrarsi esclusivamente sul nazionale, dove c'è un corretto film francese di malavita. Colpo grosso a Parigi, ma di prestare un po' d'attenzione anche al secondo. Qui, per gli « Incontri » curati da Gastone Favero, si replica Un'ora con Luis Bunuel: un appuntamento da non perdere. «Il dubbio come libertà » è il sottotitolo dell'« Incontro », nel quale gli interlocutori dell'insigne regista iberico sono Mario Pogliotti ed Enzo Natta. Seguirà, sempre sul secondo, un coro jugoslavo che eseguirà musiche religiose, vice Ilaria Occhini in passerella per la rassegna « Ieri e oggi » condotta da Arnoldo Foà

Luoghi citati: California, Mosca, Parigi, Stati Uniti, Washington